Calvarese a Radio Crc: “Rapuano arbitro inesperto. Ha commesso un grande errore: cambiare metro di giudizio senza motivo…”
A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gianpaolo Calvarese, ex arbitro e moviolista
“In una finale la soglia disciplinare è importante. Ho visto la partita: il primo fallo di Calhanoglu a pochi minuti dall’inizio era già quasi da giallo, ma Rapuano non lo ha ammonito e dico anche giustamente, ma poi il metro di giudizio deve essere lo stesso fino alla fine del match anche perché i calciatori si adeguano al metro di giudizio utilizzato. In una finale ci sta tenere i cartellini in tasca. Lo stesso fallo di Rrahmani era da ammonizione, ma l’arbitro poteva non estrarre il cartellino per come aveva indirizzato la partita. Ammonire Rrahmani non è stato in sintonia con quello che era stato fin lì il metro di giudizio. Poi, ha ammonito Calhanoglu per il fallo meno grave di tutti quelli che ha commesso nella partita e nella ripresa è saltato il banco. E’ iniziato un cambiamento anche a livello tecnico perché l’ammonizione di Barella scaturisce da un fallo che non è mai fallo. E da lì, qualcosa è cambiato e qualche minuto dopo c’è stato un fallo normale di Simeone e con grande onestà, il giallo è esagerato. I calciatori sono professionisti e se l’arbitro fa capire che gestisce i cartellini in un certo modo loro si adeguano. Non c’è stato nulla che ha fatto cambiare metro di giudizio all’arbitro, nulla, nessun episodio scatenante perché poi può capitare in una partita un episodio che cambia le condizioni, ma non è quello che è accaduto ieri. Quello di Simeone poi, già da regolamento, non è giallo, a maggior ragione per il metro di giudizio utilizzato da Rapuano fino a quel momento.
Il secondo giallo a Simeone è sostenibile perché pur se ho qualche dubbio, generalmente per quel tipo di fallo si estrae il giallo per cui è sostenibile. All’inizio però, Rapuano non si rende neanche conto chi è e forse non voleva neanche ammonirlo. L’atteggiamento denota una non concentrazione massima nonostante si trattasse di una finale. Lo dico perché quel giallo è arrivato con un pò di ritardo e questo mi fa pensare che la sua concentrazione non fosse al massimo. Credo che il problema sia l’inesperienza: Rapuano ha avuto poca esperienza per arbitrare una gara del genere.
Non voglio dire che sia stato un errore designare Rapuano, ma mi sembra strano che l’arbitro scelto per la finale, 8 giorni prima, vada ad arbitrare Monza-Inter. Forse non era in programma. E qualcosa sulla programmazione va rivisto.
Perchè non è stato designato Orsato? Parliamo di un arbitro dalla grande esperienza e lo dico a malincuore perché tifo per i ragazzi giovani, ma devo dire che l’esperienza in certe gare serve. Rapuano non è internazionale, la partita più importante in cui è stato designato è stato il derby di Torino, ma non ne ha fatto parte perché si è ammalato. L’anno scorso ha arbitrato un big match, Napoli-Milan e quest’anno Roma-Milan credo sia stata la sua gara più importante, per cui pecca di inesperienza.
Gli arbitri non sono diventati scarsi, le cose vanno condivise, ma sicuramente devono fare meglio. Questo è un campionato difficile perché dopo anni c’è una lotta al vertice, ma credo nel lavoro e nella tecnica e devo dire che vedo errori facili a livello tecnico. Rocchi e gli arbitri devono rimboccarsi le maniche. Criticare è anche normale, ma in un approccio sistemico dobbiamo provare tutti a fare meglio. Ieri sera il Var non c’entra nulla, bisogna lavorare sugli aspetti di campo perché la centralità dell’arbitro, come potrete notare, resta sempre”.
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