Ametrano: L’allenatore del Napoli deve vivere h24 per il Napoli
A “1 Football Club”, programma radiofonico c in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Ametrano, allenatore ed ex calciatore, tra le tante, di Napoli, Juventus e Salernitana.
Terzo allenatore stagionale per il Napoli, scelta giusta nei confronti della squadra che di Mazzarri?
“Era evidente che qualcosa non andasse, perché quando si cambia allenatore si cerca una svolta ed i numeri di Mazzarri stavano peggiorando rispetto a quelli di Garcia.
Si sta facendo troppa confusione quest’anno, una stagione iniziata male e che sta finendo peggio. Si cerca una chiave per salvarla. Si è passati da Spalletti a Garcia, che non ha capito l’ambiente, poi a Mazzarri che ha una filosofia di calcio differente rispetto a quella storica del Napoli”.
I moduli sono così importanti?
“Al di là dei numeri, l’allenatore deve lavorare sulla testa, sulle motivazioni, sulla complicità che si crea. La componente mentale è fondamentale, l’anno scorso erano tutti connessi tecnicamente, tatticamente e mentalmente con Spalletti. Sono dinamiche difficili da spiegare a chi non ha vissuto il calcio. L’anno scorso si è creata un’annata magica, ma non è vero che una squadra così forte può essere allenata da tutti, anzi, può capitare, come successo, di distruggere tutto. Le scelte post Scudetto sono state superficiali.
L’attenuante è che non si vinceva da tantissimi anni, e la gioia ha fatto prendere sottogamba la stagione successiva. Alla fine era meglio sedersi al tavolo e continuare con Garcia per non creare ulteriore confusione, come poi è successo”.
Le condizioni della Federazione Slovacca non sono troppo restrittive?
“Auguro a Calzona tutto il bene ed i successi possibili, ma io sono il Napoli, non posso sottostare a queste condizioni. Il club deve avere il suo allenatore senza avere condizionamenti. Tra l’altro, durante le soste puoi lavorare di più e capire cose, invece lui non ci sarà. Poi è un essere umano, sarà concentrato anche sull’Europeo che è una vetrina importantissima per lui. L’allenatore del Napoli deve vivere h24 per il Napoli, è l’ennesima scelta di questa stagione che faccio fatica a capire”.
Cosa aspettarsi dalla gara di domani?
“I calciatori arriveranno mentalmente preparati, sono quelle gare che ti danno tante energie. Sono convinto arriverà una buona prestazione. Il problema potrebbe arrivare nelle gare successive, perché non è semplice avere lo stesso entusiasmo in gare meno blasonate. Nove punti non sono tanti da recuperare, ma bisogna essere impeccabili ed avere continuità per riuscirci”.
Cosa succede in casa Juve? Che colpe ha Allegri?
“La Juve ci ha creduto nello Scudetto fino allo scontro diretto, dove l’Inter ha dimostrato di essere più forte. Da quel momento si sono rilassati mentalmente e quando ciò accade vengono sovvertiti anche i pronostici, come accaduto contro Empoli, Udinese, Verona. La Juve ha dei limiti, sono stati bravissimi a vincere partite importanti mediante l’organizzazione. Allegri crede in quel tipo di calcio, e fino a quando i suoi riescono a sovrastare gli avversari, si porta il risultato a casa. Diversamente, fanno fatica”.
Ci sono ancora chance per la Salernitana di salvarsi?
“Tutto si deciderà nelle prossime tre partite: se fanno due vittorie si aggrappano con le unghie al treno salvezza. Se, invece, fra tre gare la classifica sarà ancora questa, non sarà più possibile recuperare”.