Fusi: Calzona? “Non voglio pensare che siano soltanto gli allenatori a cambiare i giocatori”
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luca Fusi, allenatore ed ex calciatore di Napoli, Torino e Atalanta. Di seguito, un estratto dell’intervista.
L’Atalanta, contro lo Sporting, ottiene un pareggio positivo.
“L’atalanta ha dimostrato di poter creare tante occasioni, opportunità di vincere la partita. Si spera che nella gara di ritorno possa fare risultato pieno, passare il turno e affrontare al meglio il prosieguo di stagione”
Cosa sta succedendo, nell’ultimo periodo, ai bergamaschi?
“La Dea ha accusato il passaggio a vuoto del confronto diretto con il Bologna. Tuttavia, vanno considerati gli impegni anche nelle altre competizioni, come l’Europa League, e le difficoltà di dover fronteggiare diverse competizioni. Una squadra giovane può pagare tali problematiche”
Simone Inzaghi ha il merito di aver creato un centrocampo di altissimo valore come quello nerazzurro?
“Inzaghi ha saputo dare ad ogni calciatore la posizione giusta, coinvolgendo i ragazzi in un progetto importante. I giocatori si sono messi a disposizione, raccogliendone i risultati. Credo sia uno dei centrocampi più forti d’Europa”
Calzona ha rispolverato logiche che la squadra ha nel proprio DNA.
“Diciamo che ci sono le premesse. Soprattutto, i risultati sono sempre molto importanti nel determinare consapevolezza e morale. Quello ottenuto contro la Juventus è molto importante ed ora è fondamentale continuare su questa squadra. Se le motivazioni erano sempre presenti la passata stagione, quest’anno è stato difficile poterle ritrovare. Un appagamento interno, anche se inconscio, è comprensibile. In questa parte di stagione, però, gli azzurri devono continuare su questa strada”
Con Mazzarri sono mancate proprio le motivazioni?
“Le motivazioni sono quelle che ti danno qualcosa in più. Adesso, però, la squadra affronterà la fase più importante della stagione, anche considerando il ritorno in Champions contro il Barcellona. In campionato, inoltre, la squadra partenopea si giocherà tutto. Potremmo rivedere un Napoli all’altezza della situazione, vicino a quella squadra dominante della scorsa stagione”
Quali sono i punti deboli degli azzurri?
“Quando devi costruire devi anche concedere qualcosa a livello difensivo. Contro la Juventus, infatti, si è concessa qualche ooccasione di troppo. Calzona dovrà ricercare quegli equilibri che, con il lavoro e il risultato, la squadra può sicuramente ritrovare”
Il Napoli ha intrapreso la strada giusta con Calzona?
“Non voglio pensare che siano soltanto gli allenatori a cambiare i giocatori. Sono i calciatori stessi che, in un momento cruciale della stagione, stanno ritrovando la motivazione per esprimersi al meglio e determinare un futuro migliore, per sé e per la squadra”
Il calcio vive troppo spesso il problema delle etichette?
“Ci sono degli allenatori che prediligono certe situazioni. C’è a chi piace rientrare in corsa, a chi piace vivere sintonia e rapporto con la squadra. Ogni allenatore, nella situazione in cui si trova, cerca di dare il massimo al proprio gruppo”
Anche lei è andato via da Napoli dopo aver vinto lo scudetto. Qual è stato il motivo che l’ha allontanata dal club azzurro”
“Non è che stesse finendo il mio ciclo, ma nelle ultime giornate di campionato ci sono state delle scelte, da parte del tecnico, ovvero quella di mettermi in panchina. Il mister e la società non mi hanno garantito la certezza della titolarità nella stagione successiva ed ho preferito ricercarla altrove”
Può essere possibile, per un calciatore, riscontrare un crollo delle motivazioni dopo aver vinto uno scudetto?
“Dipende da quello che sei abituato a vivere, a vincere. Per il Napoli è stata una stagione entusiasmante ma anche stressante. Ripartire con le stesse motivazioni non era facile. I calciatori sono stati bravi a rimanere concentrati in Champions e, adesso, è giunto il momento di dare qualcosa in più. Potremo vedere un Napoli ancor più determinato”
CASANAPOLI.NET