Comotto: Napoli e Torino? “Sicuramente il Napoli mi sembra che abbia trovato la strada giusta con Calzona
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gianluca Comotto, dirigente ed ex calciatore, tra le altre, di Fiorentina e Torino. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Come giudica lo stato di salute del calcio italiano in base alle recenti prestazioni europee?
“Mi sembra stiamo andando bene, anche i numeri lo confermano. Anche il ranking, infatti, mi sembra che testimoni un lavoro efficace a differenza degli anni passati, con le squadre italiane che se la giocano un po’ con tutte. Mi auguro che tutte le italiane possano arrivare in fondo”
Che gara si aspetta tra Napoli e Torino?
“Sicuramente il Napoli mi sembra che abbia trovato la strada giusta con Calzona. Si ha la sensazione che sia l’uomo giusto nel momento giusto. Il Torino, ogni qualvolta deve fare il salto per ambire alle coppe, fallisce. Manca continuità in casa granata”
I granata hanno a disposizione ottimi attaccanti e centrocampisti offensivi, ma sono una squadra che segna poco. Come lo spiegherebbe?
“È vero che ci sono uomini di grande qualità, ma nelle corde non hanno mia avuto grandi numeri realizzativi. In squadra c’è Zapata, che sta portando avanti lo score. I granata, però, per riuscire ad ambire a certi risultati, devono poter migliorare anche sotto questo punto di vista”
Buongiorno potrebbe essere l’uomo giusto anche in ottica Napoli?
“Penso sarà l’uomo mercato. È giovane, forte, ha lo spirito e l’umiltà giusta, che gli permettono di continuare a migliorare. È un profilo importante, Cairo ne è consapevole e, se lo venderà, lo farà ad un prezzo adeguato. Ci saranno diversi club interessati, e il Napoli potrà essere tra questi”
Milinkovic-Savic, tra i portieri con più clean sheet, potrà essere un uomo mercato nella prossima stagione?
“Ha molte qualità, compresa quella di avere dei piedi da trequartista. Nonostante il dato sui clean sheet, tuttavia, serve ancora qualche miglioramento, soprattutto nella continuità e nell’attenzione. E’ un passettino in più a cui deve ambire il portiere serbo”
Kvaratskhelia sembra un giocatore in grade spolvero. Crede sia un merito del contesto di squadra o del ritorno di un compagno di reparto come Osimhen?
“Penso che gli alti e bassi nella carriera ci sono un po’ per tutti. Ci sono dei momenti dove ti riesce tutto, come lo scorso anno. Quest’anno, invece, ha riscontrato delle difficoltà. Era un giocatore abbastanza conosciuto, raddoppiato e marcato in tutte le maniere. Oggi, sta ritrovando una condizione mentale ideale. Fa parte tutto della normalità di un percorso”
La Fiorentina ha vinto, soffrendo, contro il Maccabi Haifa. Come possiamo valutare la stagione di Italiano e della Fiorentina?
“La Fiorentina, ad un certo punto, sembrava avesse raggiunto una certa maturità. Le vittorie sofferte, uno a zero, inducevano a credere a quel passo in avanti che ci si aspettava. Poi, ci sono stati dei passi falsi che hanno compromesso la corsa all’Europa che conta. Ieri, i tre gol incassati non sono certo segnali incoraggianti, ma la capacità di reagire può essere una nota lieta. Sono curioso anch’io di vedere cosa accadrà sino al termine della stagione. La Conference, vendicando la finale persa lo scorso anno, e la Coppa Italia devono poter essere obiettivi di un club che non vince da tempo
Le gare europee possono influire sulla sfida tra Roma e Fiorentina?
“L’Impegno europeo peserà sulle spalle di entrambe le squadre. Quando giocavo sia in Europa che in campionato, ricordo la difficoltà di gestire il doppio impegno. Tuttavia, ci sono due ottimi allenatori che sapranno aiutare la squadra, anche optando per un turnover”
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