Damiani: Pioli? Non saprei. Napoli è una grande piazza ma, allo stesso tempo, una piazza difficile
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Oscar Damiani, procuratore ed ex calciatore di Napoli, Milan e Inter. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Come si può spiegare quanto può essere frustrante, per i calciatori del Milan, vedere i nerazzurri festeggiare lo scudetto al termine del derby?
“Per i calciatori è diverso. Lo sarebbe più per i tifosi che per i giocatori, che restano degli sportivi. Certo, vedere la squadra della città che festeggia non può certo farti essere felice. I meriti dell’Inter, però, sono talmente tanti che non possono esserci rimpianti. Si può pensare di fare una bella partita, di togliersi una soddisfazione almeno contro i nerazzurri”
Quanto ha pesato la crescita di Simone Inzaghi?
“Sono sempre del parere che serva sempre una grande società, che all’Inter ha fatto un gran lavoro. Hanno garantito ottimi giocatori a Inzaghi, che vanta grande empatia con la squadra. Simone è riuscito ad entrare nel gruppo, dando qualcosa in più”
Pioli è l’uomo giusto per il Napoli?
“Non saprei. Napoli è una grande piazza ma, allo stesso tempo, una piazza difficile. Pioli ha dimostrato di essere un grande allenatore, ma vedrei bene un tecnico che fa del gioco una propria prerogativa, come De Zerbi. C’è da fare qualche cambiamento, e ci vorrebbe un allenatore che dia una identità precisa”
Quali sono i giocatori da cui ripartirebbe?
“Non faccio il dirigente e non voglio dare consigli. Sapranno loro cosa devono fare. L’unica cosa importante è ricreare un gruppo. Leggo che ci sono problemi tra i calciatori e questo non va bene. Tensioni, come quelle del ritiro, possono solo peggiorare la situazione”
Un allenatore giochista sarebbe la soluzione ideale per il Napoli? Anche più della pista Antonio Conte?
“Conte sarebbe l’ideale, solo che le sue richieste economiche potrebbero essere eccessive per gli azzurri. Al di là del gioco, delle idee, ci vuole il carattere. Conte riesce a trasmettere alla squadra la sua forza mentale. Antonio è un grande, magari tornasse in Italia!”
Alla fine della stagione, possiamo dire che Garcia, se fosse stato tutelato, avrebbe potuto portare il Napoli a risultati diversi?
“Non avremo la controprova. La società ha fatto delle scelte. Garcia è un allenatore capace e, forse, se fosse rimasto, avrebbe portato la squadra a risultati diversi. Ma non lo sapremo mai”
È d’accordo con le dichiarazioni di Arrigo Sacchi in merito ai debiti dell’Inter?
“Non conosco bene la situazione e preferirei non sbilanciarmi. Se Arrigo l’ha detto avrà avuto le sue ragioni. L’Inter ha contratto dei debiti ma va riconosciuto abbia lavorato bene. Ha saputo lavorare ottimamente sul mercato e, soprattutto, sui calciatori italiani”
Dove vedrà il derby di Milano?
“La vedrò al ristorante, tra interisti e milanisti. Ho giocato all’Inter all’inizio della mia carriera e, al termine, al Milan. Che vinca il migliore!”
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