De Rienzo: È naturale che il Napoli di Calzona non sia quello di Spalletti…
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Jolanda De Rienzo, giornalista e conduttrice di Sportitalia. Di seguito, un estratto dell’intervista.
CI sono novità sulla possibilità di vedere Antonio Conte sulla panchina del Napoli?
“De Laurentiis ha sondato Conte, così come altri allenatori. La proposta concreta al leccese, però, non è ancora arrivata”
Il Napoli, pur pareggiando, contro la Roma sembra essere tornato ad una buona proposta di gioco. Serviva il ritiro, dunque?
“Ventisei palle gol: se serviva il ritiro, forse, andava fatto prima. Il Napoli sceglie di fare il Napoli quando i giocatori hanno voglia di farlo. Quest’anno, non c’è stata gestione, e ciò ha tolto qualche responsabilità ai calciatori. In queste circostanze, non sempre hai la motivazione giusta. L’assetto del Napoli è sempre stato quello visto contro la Roma, il problema è che non si riesce a capitalizzare. Quel che va sottolineato, inoltre, sono gli errori difensivi, come quello sul due a due. L’intervento di Juan Jesus, in occasione del vantaggio giallorosso, era evitabilissimo. Tuttavia, bisogna anche considerare che il brasiliano si ritrova a dover giocare tutte le gare quando non era certo il primo nelle gerarchie”
Per quanto riguarda le notizie trapelate sullo scontro tra Juan Jesus e Di Lorenzo, cosa ne pensa?
“Non ce la faccio più: le cose dello spogliatoio, devono rimanere nello spogliatoio. È una questione di lavoro, che non si limita al calcio. Pensiamo all’Inter di Spalletti, fu sbagliato far venire fuori la notizia di Icardi e Wanda Nara. Anche nelle redazioni, non si lascia mai trasparire il disappunto che può crearsi nella decisione della linea editoriale. Sono cose che non dovremmo mai sapere. Se queste cose vengono fuori, un motivo deve esserci. C’è bisogno di un dirigente alla Marotta, che faccia pulizia”
Se fosse venuta lei a conoscenza di questa notizia, l’avrebbe tenuta per sé o l’avrebbe divulgata?
“Non avrei dato questa notizia. L’avrei tenuta per me. Al massimo, posso far capire che nello spogliatoio non regna l’armonia. Di certo, però, non scendo nei particolari. Non sono notizie da giornalisti, ma pettegolezzi”
Perché quest’anno ci si è concentrati di più sulla ricerca dei colpevoli che sulla soluzione?
“E’ più facile, perché fa hype, perché è più di moda l’odio che il bene, perché garantisce maggiore visibilità. Questo succede a Napoli, come dappertutto. Siamo stati in pochi a cercare delle soluzioni, anche se non siamo noi a prendere le decisioni. È stato sbagliato tutto in questa stagione, dalle scelte dei tecnici alla mancanza di tutela nei loro confronti. Il problema è che, ad oggi, non vedo ancora una soluzione concreta. Se per metà maggio non vedo ufficialità sul direttore sportivo, una decisione sul tecnico o sui rinnovi, io mi preoccupo”
Cosa ha pensato quando Calzona ha sostituito Traorè per Ostigard in occasione del calcio d’angolo avversario?
“E’ un argomento molto difficile. Facciamo un esempio positivo, e pensiamo ad Inzaghi quanto sia cambiato anche sulle sostituzioni. È stato spesso criticato, gli scorsi anni, per le scelte sui cambi. Poi, Inzaghi è cambiato. Calzona è stato scelto pensando che potesse consentire al Napoli di esprimersi come con Spalletti. La prestazione di ieri, però, è da scrivere soprattutto alle qualità dei singoli. È naturale che il Napoli di Calzona non sia quello di Spalletti. L’attuale tecnico azzurro deve fare il suo percorso di crescita. Non è l’uomo giusto al posto giusto”
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