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Osimhen è il primo obiettivo per il PSG per l’attacco, basterà pagare la clausola

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Vincenzo D’Angelo, giornalista ‘Gazzetta dello Sport’
“L’allenatore? Il Napoli sta valutando il profilo migliore, soprattutto a chi affidare il compito complicato della ricostruzione. Una squadra che sarà abbastanza rivoluzionata, ma neanche troppo perché in questa rosa ci sono i giocatori che hanno vinto lo scudetto. Bisognerà lavorare a livello mentale. Ormai da tempo si è capito che tutti, giocatori compresi, non vedano l’ora che termini questa stagione.
Il PSG su Kvaratskhelia? Osimhen è il primo obiettivo per il PSG per l’attacco, basterà pagare la clausola. Il problema in questo caso è più la posizione del giocatore che sogna di poter giocare in Premier League. L’idea di ripercorrere la strada di Drogba lo affascina. Il problema del Chelsea sarebbe quello di non potergli garantire la Champions League. Per quanto riguarda Kvara il discorso è diverso. Il Napoli ha iniziato i colloqui per il rinnovo del contratto. L’entourage del giocatore vuole un contratto da top player dai 5  milioni a salire. C’è distanza, c’è da lavorare e in questa distanza si è inserito il PSG che deve sostituire Mbappè. Kvaratskhelia è nella short list.
Kvara è aperto a guardarsi intorno perché il suo agente ha fatto presente al Napoli della pressione del Barcellona.
Chi sarà il prossimo allenatore del Napoli? Forse è più facile indovinare i numeri. Secondo me e questo lo dico da diverso tempo, nella testa del presidente, il primo obiettivo resta Antonio Conte da ottobre scorso. Finché Conte sarà libero, De Laurentiis un pensiero lo farà. Conte può ricostruire in un anno una cattedrale sulle macerie. Sappiamo anche che ci sono tante difficoltà, perché bisogna trovare un punto d’incontro su tante cose, non solo sportive, ma su tante cose. Tolto Conte che resta il sogno ancora, il Napoli si è guardato intorno. I nomi in lista sono di ottimo livello e secondo me tra gli altri, in prima fila c’è Pioli che non sarà più l’allenatore del Milan. Per accettare un’eventuale proposta del Napoli dovrà trovare un’intesa per la buonuscita. Questa cosa dà a Pioli il paracadute di poter restare a casa. Però, negli ultimi anni, tutti quelli che hanno optato per un anno sabbatico, hanno fatto fatica a rientrare.
Il management del Napoli? Sicuramente va dato modo a Manna di esercitare, sappiamo tutti che il prossimo direttore sportivo sarà lui. È giovane, è cresciuto in un ambiente come la Juventus che a livello societario, per essere lì si deve sapere come muoversi. Bisogna rispettare i propri ruoli. Manna deve essere bravo a fare ciò che faceva Giuntoli, gestendo lo spogliatoio e lo staff tecnico ed evitando delle incomprensioni che all’allenatore potrebbero non essere gradite. Credo che De Laurentiis abbia capito gli errori fatti, non a caso sul direttore sportivo si è mosso in anticipo e sull’allenatore sta lavorando da mesi. La programmazione aiuta tutti a lavorare meglio. Si deve tornare a pensare di fare il bene del Napoli. Bisogna resettare, mettere tutti in sintonia e remare forte, perché il Napoli a livello di società e giocatori ha dimostrato che merita di essere al top in Europa. È un anno storto, il Napoli tutto deve essere bravo a dimostrare che lo scudetto non sia stato un caso, ma lo sia stata questa stagione.
Per la scelta del direttore sportivo, l’allenatore e i nomi che circolano credo che il progetto Napoli ripartirà”.