Paolo Bordonaro: Conte? È l’unico che può garantire una svolta importante
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Paolo Bordonaro, avvocato e agente Fifa. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Si aspettava questo epilogo di Antonio Conte al Napoli?
“La situazione del Napoli, quest’anno, è stata davvero difficile. Chi se lo aspettava? Non so se nella storia del nostro campionato ci sia una squadra che, dopo aver vinto uno scudetto, sia arrivata decima e fuori dalle coppe. Una situazione al limite. Quindi, il residente era chiamato a trovare una soluzione forte, molto forte.
Chi c’è di più forte di Antonio Conte?
È l’unico che può garantire una svolta importante Il Napoli ha stravolto il modus operandi di vent’anni di gestione. Mai la società aveva scelto un certo tipo di allenatore e investito così tanto.
“Bisogna fare sempre il conto della serva. Nel momento in cui il presidente sceglie di spendere una cifra così elevata, per Conte e lo staff, si assume un rischio ma è un investimento per il futuro e per la crescita del club.
Se prendesse un tecnico che non garantisce questo impatto, alla fine della stagione, il business plan potrebbe dirsi altrettanto soddisfacente?
Sovvertire la sua filosofia di gestione è anche una esemplificazione delle difficoltà attuali, con gli addi di Giuntoli e Spalletti che hanno lasciato una voragine, mai culminata. De Laurentiis potrebbe aver avvertito la preoccupazione di una squadra che avrebbe anche potuto non riprendersi nel prossimo anno”
Per De Laurentiis, adesso, sarà importante lasciare operatività al mister salentino…
“De Laurentiis, che ha svolto sempre un grande lavoro, ha il difetto di essere sempre un po’ troppo presenzialista. Il rispetto dei ruoli è il vero segreto del successo. Qualche problema l’ha avuto anche con Spalletti e Giuntoli, con la capacità del dirigente di resistere alle ingerenze, in alcuni casi. Non ci sono dubbi sul fatto che sappia fare il presidente, ma le difficoltà sopraggiungono quando si invadono le competenze altrui. Conte è una garanzia anche da questo punto di vista. L’intelligenza del patron azzurro, d’altronde, è anche quella di comprendere il momento e di adeguarsi”
Cosa può succedere con il passaggio dell’Inter ad Oaktree?
“Ho una mia idea sull’evoluzione che il calcio ha avuto negli ultimi vent’anni. Sarò un tradizionalista, ma a me il calcio piaceva molto più come era prima. Non trovo condivisibile quanto sia accaduto. Si possono richiedere i prestiti, chiaramente, ma il passaggio da una proprietà all’altra, in seguito ai problemi sorti sul prestito di Oaktree, non credo sia accettabile. Il calcio sta sconfinando nella finanza, allontanandosi dalla passione dei tifosi.
Siamo in un periodo veramente brutto, e non soltanto per quanto attiene il calcio. Anche Marotta si è affannato nel tranquillizzare tutti, nel dire che tutto andrà addirittura meglio. Chi lo sa cosa succederà… Ho dei dubbi sul fatto che alla nuova dirigenza possa battere il cuore per l’Inter. Al massimo, può battere per i bilanci e l’aspetto economico”
La salvezza dell’Empoli è arrivata all’ultimo minuto, con qualcuno che si è lamentato dell’atteggiamento della Roma. Gli empolesi, però, avrebbero meritato di salvarsi anche prima. La salvezza, dunque, giunge come premio della gestione ottimale del presidente Corsi.
“Ci sono due società, Empoli e Frosinone, che sono espressione del mio calcio. Sono di Genova ed ho vissuto tutto il periodo della Sampdoria di Mantovani, con un altro presidente, dall’altra parte, come Spinelli. Erano proprietà che trasmettevano la loro passione a calciatori e tifosi.
Questo è quello che mi piace ed è questo quello che intravedo in Empoli e Frosinone. Corsi è da tantissimo che è lì e riesce a gestire la società giorno per giorno, con l’aiuto del proprio direttore sportivo. Si privilegia il calcio, pur attenzionando i bilanci. Si respira la passione. Sono contentissimo per l’Empoli, anche se mi dispiace molto per il Frosinone, che ha espresso un ottimo calcio”