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Magoni: nessuno è mai morto per troppo lavoro

Antonio Conte

Magoni: nessuno è mai morto per troppo lavoro

Guardando l’allenamento di oggi, si vede la grande fatica degli azzurri dopo una corsa infinita a bordo campo.

Tutti cercano di dare il massimo, ma la fatica si fa sentire per alcuni più che per altri.

Tra i più affaticati il nuovo acquisto Rafa Marin e il giovane Ambrosino, che crollano a terra sfiniti a fine allenamento.

A fine della sessione Conte si complimenta con tutti gli azzurri battendo il  cinque.

Sono veramente degli allenamenti sfiancanti e si sono lette delle dichiarazioni di ex giocatori di Conte che riferivano diversi aneddoti al riguardo.

Sull’argomento è intervenuto a Radio Goal Oscar Magoni, ex giocatore azzurro, che in diretta su Kiss Kiss Napoli ha dichiarato:

“Il mercato è ancora lungo, è presto per dare giudizi sulla rosa del Napoli, bisognerà capire anche cosa farà Osimhen e come verrà sostituito.

La preparazione con Zeman? Faticavamo molto, ma sono cose fattibili, non erano imprese inarrivabili.

Facevamo i 1000 metri per 15 volte consecutive e chi arrivava ultimo pagava il pegno.

Noi ci mettevamo d’accordo ad arrivare ultimi, in modo che dividessimo i pegni.

Un po’ ci lamentavamo perché alla lunga a livello nervoso ci esaurivamo.

Non bisogna enfatizzare il lavoro di Conte e la fatica dei calciatori.

Sicuramente il metodo di lavoro di Conte è pesante, fatto d’intensità e quantità.

Conte è un tecnico moderno e allena forte, ma lo fanno anche Gasperini, Tudor o Juric.

Diciamo che nessuno è mai morto per fare questa preparazione.

Non si possono fare paragoni tra le preparazioni di 25 anni fa e quelle di oggi.

Prima non tutti i calciatori arrivavano in forma come succede adesso, tipo ricordo che Matuzalem ci metteva un mese per mettersi in forma”.