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Conte in conferenza stampa: Ora sono molto più tranquillo e contento

Antonio Conte

Conte in conferenza stampa: Ora sono molto più tranquillo e contento

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha risposto alle domande della stampa nella sala conferenze del centro tecnico di Castel Volturno oggi a partire dalle 15.30.

Ecco un estratto delle sue risposte:

Importanza della vittoria contro il Bologna

“Sicuramente la partecipazione c’era già prima, non poteva essere altrimenti, deve essere sempre massimale. Poi un buon risultato o un non risultato positivo, la pretesa è d’obbligo.

Hanno dato tutto anche dopo il Verona, lo stesso col Bologna, ma sappiamo quanto un risultato può cambiare gli umori, in generale.

Può cambiare anche l’approccio, puoi essere più contento, non rilassato, ma puoi avere più entusiasmo, da parte di tutti.

Ma il gruppo di lavoro non è mai mancato in settimana, in qualsiasi cosa, per questo lo dico con orgoglio: sono soddisfatto del gruppo, molto, mi danno tutto”.

La partita con il Parma 

“I miei sanno già cosa penso, già da ieri ho fatto drizzare le antenne. E’ una squadra in salute, 4 punti con Fiorentina e Milan non li fai per fortuna, anche nell’ultima amichevole aveva battuto 4-1 l’Atalanta.

Ha in organico giocatori forti, hanno energia, sono giovani, se gli lasci campo ti fanno male, ha fatto male a tutte finora, può farlo anche a noi.

Dovremo avere l’intelligenza di attaccare in maniera giusto, loro ci inviteranno anche ad attaccare, a prendere possesso della metà campo e lì sono terribili perché si compattano e ripartono come razzi.

Sarà difficile, la stiamo preparando, ogni gara dobbiamo conoscere che tipo di musica suonare, ma sarà difficile, penso più difficile che col Bologna.

Ogni gara serviranno tutti, ogni vittoria bisognerà festeggiarla, questo spirito dobbiamo ritrovarlo, non è nulla scontato!

Serve un’energia positiva con l’ambiente”

Le qualità di Kvara 

“E’ un bravo ragazzo, professionale, ha voglia di migliorarsi, questo per me è alla base di un’ulteriore crescita.

Ha solo 23 anni, una vita davanti per diventare un giocatore veramente importante.

Ha margini notevoli, io sto cercando tatticamente di dargli più imprevedibilità possibile perché se lo metti solo in una zona anche l’avversario legge la situazione, ti raddoppia, ti triplica, può diventare prevedibile, ma stiamo lavorando anche con Politano e Neres, Ngonge, con quelli talentuosi e forti nell’uno contro uno, di dargli imprevedibilità dentro al campo.

Kvicha ha la testa sulle spalle, ha l’opportunità come gli altri di crescere anche proprio come personalità e mentalità.

S’è messo a disposizione, può crescere ancora e già oggi è molto forte, sapete che considerazione ho di lui, ma ciò che mi piace è che è un talento che si mette a disposizione della squadra, quello che io cerco, poi la squadra lo esalterà”.

L’importanza di Di Lorenzo

“Io ho insistito tanto per Giovanni, come per altri.

Non lo conoscevo, ma sapevo di grandi qualità umane, del capitano, sapevo dell’amore per la squadra, ho insistito molto, alla fine sono contento.

A tutti ho fatto capire l’importanza di Giovanni, ma anche calcisticamente perché è intelligente, ha i tempi giusti d’attacco, quando venire dentro, quando fare l’uno due, per me è molto forte e siccome mi hanno chiesto di ricostruire una squadra forte, non poteva prescindere da uno forte come lui.

Io del gruppo storico su cui punta, di qualsiasi giocatore mi chiedete ne posso parlare solo bene. Di Frank, Lobo, Amir, lo stesso Mazzocchi che dà il 110% in campo.

Se non nomino qualcuno faccio un torto, ora dobbiamo essere bravi ad inserire i pezzi giusti, anche se manca un giorno, sappiamo che non si potrà fare tutto, ma il minimo dobbiamo farlo e aggiungere pezzi su basi solide”.

 Cosa si aspetta da Simeone

“Giovanni fa parte del gruppo storico, si spende e spande per il Napoli in ogni situazione.

La generosità non gli fa difetto, so l’importanza del gol, per me lui ma anche Jack li considero due giocatori importanti, devono stare nella nostra rosa.

Jack può giocare anche nella posizione di Kvara, ma con caratteristiche diverse non potendo andare esterno uno contro uno, ma può andare dentro al campo ed essere alternativo alla punta.

Il gol è importante, anche per me, ma ciò che conta è il lavoro per la squadra. Giovanni dà tutto, posso solo parlarne bene”.

Sugli scheletri del passato

“Noi lavoriamo ogni giorno per cercare di non tornare indietro, col Parma dobbiamo prepararci ad una gara accorto, soprattutto in fase di possesso perché sono bravi a invitarci ad attaccare per ripartirci con giocatori di valore.

Dovremo fare grande attenzione per evitare che si torni al passato.

Detto questo, un risultato negativo non significa che si torna indietro, a Verona ci sono state due partite, al di là del risultato mi sono arrabbiato per il 3-0 e l’atteggiamento impaurito, quello mi ha spaventato.

Mi auguro di non vederlo più, lavoriamo sulle certezze che danno sicurezze individuali e collettive”.

Come cambia il Napoli con Lukaku

“Mi auguro di averlo a disposizione oggi e domani, anche dopo domani perché al mattino ci alleniamo per farlo entrare in sintonia col resto della squadra. Verrà con noi senza cose particolari.

Di Romelu cosa posso dire, è un centravanti atipico, quando l’ho avuto… di solito quelli grossi solitamente sono anche lenti o li utilizzi in area come boa ma non hanno grande gamba per sfruttare il campo.

Romelu l’ho sempre definito uno di football americano: sono 1.90 ma velocissimi.

Lui è un giocatore potente, noi abbiamo bisogno sia di uno che tenga botta, ci faccia salire, trovi combinazioni, al tempo stesso avere un calciatori che attacchi gli spazi e faccia male.

Perciò lo considero un po’ unico, detto questo è un ragazzo perbene, ci metto le mani nel fuoco io per lui, e sa la responsabilità che ha nei miei confronti che del Napoli e dei tifosi. Ma è un bravo ragazzo.

Non dimentichiamo però Giovanni e Jack che ha anche due ruoli. Ora sono molto più tranquillo e contento”.