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Milan-Napoli, gli esorcisti azzurri annullano il diavolo in un set point nel ricordo di D10S – Le Pillole del Campionato del Napoli

Milan-Napoli è il primo set point a favore degli azzurri con le reti di Lukaku e Kvara che annullano la squadra di Fonseca blindando ancora la vetta e mantenendo il distacco dall’Inter.

Milan-Napoli è una gara di grande concentrazione e compattezza per Di Lorenzo e compagni che rischiano per 20 minuti nel primo tempo e si rimboccano le maniche arrotondando il risultato già al termine dei 45′ iniziali. Grandi abbracci e sorrisi per la festa partenopea a San Siro, con il settore ospiti gremito in delirio e un gruppo che, insieme, fa la differenza. Il tutto, nel ricordo di Diego Armando Maradona che oggi avrebbe compiuto 64 anni. Tutte le indiscrezioni dentro e fuori dal campo della settimana azzurra nelle Pillole del Campionato del Napoli!

Vendicativo

Il gol di Lukaku era nell’aria alla vigilia di Milan-Napoli ma, seppur in pochi ci avrebbero davvero messo la mano sul fuoco, ancor in meno avrebbero scommesso che ci sarebbe voluto così poco per realizzarlo. Al pronti via, gli azzurri si sono finalmente lasciati alle spalle i primi tempi soporifici e ansiolitici delle ultime uscite, spingendo subito il piede sull’acceleratore. E non c’è niente da fare: al 5′ ci pensa Romelu, che di forza prende a spallate Pavlovic e supera tutta la difesa rossonera, Maignan compreso. Che gol, che fuoriclasse. A pensare che i suoi numeri contro il Milan sono davvero devastanti..ma solo in combo con Conte. Niente male!

Niente più

Tutto lasciava presagire un martedì sera di strana tranquillità. Ma, come sappiamo ormai da sempre, nulla è scontato o semplice all’ombra del Vesuvio e dopo il gol di Lukaku il Napoli non ha più preso palla. Ben 20 minuti di solo Milan, che con grande cuore ha provato a pareggiare subito i conti ma davanti a sé ha trovato in ordine un grande Meret, uno stoico capitano, un talentuosissimo Buongiorno, un Olivera tra i migliori in campo e un Anguissa uomo ovunque. Ma il dato più importante è che in tutto questo marasma, il Napoli ci sguazza nella sua sofferenza e trova persino il gol del vantaggio, cosa che solo le grandi squadre sanno fare (LE PAGELLE).

Gli esorcisti

Contro un diavolo indemoniato, un esorcista è davvero troppo poco, seppur sia stato già efficace in avvio. Ma come un gatto (rosso)nero dalle 7 vite, la squadra di Fonseca è ancora bella vivida: ci vuole il colpo del ko. E chi, se non il profeta arrivato dalla Georgia in un atipico pomeriggio d’estate, che con i suoi capelli lunghi predicava calcio, magie e miracoli. Moltiplicando assist e gol ha contribuito alla conquista del ritorno del tricolore all’ombra del Vesuvio, sulle orme del cuore che batte nel ricordo di un D10S supremo. Non tacciatemi per blasfema ma il Kvaratskhelesimo è ormai un credo da seguire e ne sono fedelissima adepta, sin dal primo giorno. Piede fatato, palla che si insacca e diavolo ingabbiato: la vetta è sempre più blindata.

Set point

Il Milan rappresenta solo il primo di una serie di difficilissimi ostacoli che il Napoli dovrà affrontare nel prossimo mese. Domenica arriverà l‘Atalanta nel lunch match del Maradona, ancora l’Inter che insegue senza mollare la presa, dopo la sosta ci saranno Roma, Torino e Lazio. Beh, siamo andati anche oltre il mese di tour de force prima citato ma è bene pensare in grande e non fermarsi, forti sempre della settimana tipo e di un gruppo che è così unito da strappare sempre consensi, sorrisi facendo la differenza dentro e fuori dal campo. Gli abbracci si sprecano così come i sani sfottò, persino le foto e i gesti in sinergia con Conte: che miracolo che hai fatto Don Antò, lo scorso anno è davvero solo un brutto ricordo.

Nel ricordo di D10S

Impossibile non chiudere nel ricordo di Diego, che oggi avrebbe compiuto 64 anni. Dal 1960 all’infinito, nelle imprese che legano con un filo azzurro indelebile intere generazioni di appassionati di calcio, tifosi del Napoli e dell’Argentina ma non solo. Un intero popolo, quello dei romantici, ogni 30 ottobre si riunisce idealmente e fattivamente nella comunità che celebra il giocatore più forte, fantasioso e fonte di ispirazione di tutti i tempi. Che sia largo Maradona ai Quartieri Spagnoli, la Bombonera, Buenos Aires, sui social emozionandosi con un video o semplicemente nella cameretta di casa, davanti a quel poster del 1984 alla sua presentazione all’allora San Paolo. Diego è uno e dieci, è qui ma anche ovunque, è ora e sempre. Perché nulla sarà mai come lui, perché il calcio non sarà mai davvero il Calcio senza di lui. Hasta siempre, D10S.

Alessia Bartiromo
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