“Riforma Zola”: nuovi orizzonti per la Serie C e il calcio italiano
“Riforma Zola”: nuovi orizzonti per la Serie C e il calcio italiano
La “Riforma Zola”, ispirata e sostenuta dal vicepresidente della Serie C e icona del calcio italiano Gianfranco Zola, rappresenta un progetto ambizioso per trasformare la Lega Pro in un vivaio dāeccellenza per giovani calciatori e tecnici qualificati. Lāobiettivo principale della riforma ĆØ rendere la Serie C un motore di crescita per il calcio italiano, concentrandosi sulla formazione dei talenti e sul miglioramento delle infrastrutture.
Una nuova visione per il futuro
Durante il Social Football Summit, il presidente della Serie C Matteo Marani ha sottolineato l’importanza cruciale di investire sui giovani per garantire la sostenibilitĆ del calcio. “Il calcio del domani, se non sarĆ sui giovani, non sarĆ sostenibile”, ha dichiarato Marani, evidenziando come il successo del movimento calcistico debba poggiare su un solido progetto tecnico. Questa riforma, infatti, si propone di rilanciare la Serie C non solo come una categoria di sviluppo, ma come una fucina di talenti per il futuro del calcio italiano.
I pilastri della Riforma
La āRiforma Zolaā si sviluppa su due assi portanti che mirano a trasformare il campionato in un trampolino di lancio per il calcio nazionale:
- PremialitĆ per lāimpiego dei giovani:
Per incentivare i club a valorizzare i calciatori cresciuti nel proprio vivaio, sarĆ introdotto un sistema di bonus che, a partire dalla stagione 2025-26, aumenterĆ fino al 400% rispetto agli attuali premi. Entro il 2028-29, le squadre saranno obbligate a schierare almeno otto giocatori provenienti dal settore giovanile, garantendo cosƬ un focus sulla formazione interna e sullo sviluppo dei talenti locali. - Investimenti in infrastrutture e formazione tecnica:
La riforma prevede anche incentivi per le societĆ che investono in strutture allāavanguardia e nella professionalizzazione degli allenatori. Questo approccio non solo migliorerĆ le condizioni di allenamento, ma offrirĆ una base solida per formare tecnici qualificati, in grado di lavorare con le nuove generazioni.
I primi segnali positivi
Anche se ancora nelle sue fasi iniziali, la riforma sta giĆ dando i suoi frutti. Grazie al nuovo regolamento sul minutaggio, nella stagione in corso si ĆØ registrato:
- un aumento del 48% dei giocatori del settore giovanile inseriti nelle liste;
- un incremento del 25% dei minuti giocati da giovani calciatori;
- un 26% in piĆ¹ di squadre che impiegano atleti cresciuti nel vivaio.
Questi dati confermano lāefficacia di una politica che pone al centro la valorizzazione del talento giovanile, gettando le basi per un futuro promettente.
Un sogno di rinascita
Gianfranco Zola, simbolo di una generazione dorata del calcio italiano, ha ribadito lāimportanza di tornare a vedere la Serie C come il cuore pulsante del vivaio calcistico nazionale. “La speranza ĆØ che nei prossimi anni dal nostro campionato passino campioni come Baggio o Schillaci“, ha dichiarato, sottolineando l’urgenza di riportare al centro la cultura del talento.
La visione di Zola e Marani non si limita al calcio italiano. La Serie C, con la sua tradizione e il suo potenziale, punta a diventare un modello globale per lo sviluppo di giovani promesse, dimostrando che investire sui giovani non ĆØ solo una scelta strategica, ma una necessitĆ per il futuro del calcio.
Con la āRiforma Zolaā, la Serie C si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, aspirando a tornare grande non solo sul campo, ma anche nella capacitĆ di formare i campioni di domani.
Giornalista pubblicista. Speaker presso radio Radio Sud 95, Radio Marte negli anni 70-80. Redattore capo presso casanapoli.net; Redattore presso napolinew360 ed estenews.