Parole di Pastorello, stadio San Paolo e Napoli – Salisburgo a ‘Un Calcio Alla Radio’
Bellinazzo: Carraro? C’era una triade all’interno del calcio italiano, che vedeva Carraro a capo delle istituzioni calcistica e economica, Geronzi, capo economico, e Moggi. Guarda caso questi soggetti attraverso i propri figli hanno dato vita alla GEA
Bellinazzo, Faroldi, De Giovanni e Umberto Chiariello sono intervenuti a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione in onda su Radio CRC per parlare del Napoli e di altri argomenti.
Questi i loro interventi riportati da casanapoli.net:
Bellinazzo: “Le parole di Pastorello? Preferisco che parlino le sentenze”
Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore: “Le parole di Pastorello? Io preferisco che parlino le sentenze. I patteggiamenti purtroppo rivelano una storia molto triste. Ognuno poi ha le sue posizioni. Due patteggiamenti nella stessa vicenda portano una verità verso la vicenda. I fatti dicono quello che io ho scritto.
Carraro? C’era una triade all’interno del calcio italiano, che vedeva Carraro a capo delle istituzioni calcistica e economica, Geronzi, capo economico, e Moggi. Guarda caso questi soggetti attraverso i propri figli hanno dato vita alla GEA. Figlio di Lippi? C’era, ma poi ne è uscito. Tanzi apparteneva a questa triade? Tutti coloro che erano all’interno di questo circuito finanziario, penso a lui come a Cragnotti, hanno beneficiato.
Quando le aziende sono andate male, quando sono capitati i crak Cirio e Parmalat sono venute fuori. Dal 2001 non vince nessuno? Vincono i grandi club del nord perché hanno più risorse. Sistema di potere? C’è stato, è evidente. Trovo difficile trovare un determinismo tra le vicende di potere e il campo. Sarò romantico”.
Faroldi: “In alcuni luoghi i nuovi stadi sono serviti per una rigenerazione urbana”.
Emilio Faroldi, Professore Ordinario presso il Politecnico di Milano: “Oggi non è possibile compartimentale una risposta. Sono tutti questi fattori, anche gli sportivi, che influiscono sulla criticità delle nostre strutture. Gli stadi sono visti per anni come strutture in cui si svolgeva una manifestazione e solo a questa si rivolgeva.
È chiaro che se questi oggetti vengono utilizzati solo come macchina dello spettacolo, diventano poco funzionali per la città. Il cittadino dovrebbe diventare amico di questo luogo e non valutarne solo l’aspetto domenicale.
La Svizzera che dieci anni fa ha ospitato gli europei, li ha impostati come servizi pubblici. Questo lo dico perché se l’andare allo stadio è un’occasionalista, il rapporto s’impoverisce. Cosa si potrebbe fare per il San Paolo? Penso che lo sport sia stato uno strumento di rigenerazione importante. Ricordo che alcuni stadi furono collocati in quartieri assolutamente degradati, oggi sono quartieri d’avanguardia.
Lo stadio è un modello di rigenerazione urbana. Stadio nuovo o ristrutturarlo? Il contesto italiano è diverso rispetto a quello straniero. Sarebbe sbagliato paragonarli ad esempi diversi. In linea generale quando lo stadio ha dimensioni compatibili e le aree sono idonee ricostruire un sito è una strategia corretta, come è successo con il Tottenham. Farlo a porzioni, come hanno fatto a Udine o come ha fatto il Tottenham, consente di proseguire le attività”.
De Giovanni: “San Paolo poco accogliente, ma il vero problema è un altro…”.
Maurizio De Giovanni, scrittore: “Con Universiadi stadio accettabile? Io sono stato a vedere questa partita con lo Zurigo e devo dire che il posto è veramente poco accogliente.
Io credo che abbia inciso nelle parole di Ancelotti il suo aziendalismo. Io non credo che sia questo il motivo la mancanza di affluenza. La verità è che il calcio è uno sport di competizione e in questo momento il Napoli questa competizione non la gioca.
Il Napoli dista parecchi punti dalla prima e un mare di punti dalla seconda. Non ha questo appeal competitivo. Poi c’è da dire che la gente della provincia ha difficoltà a venire, soprattutto se il giorno dopo è feriale. Poi il problema del parcheggio, l’enorme piaga di bagarini, venditori ambulanti, c’è un sistema di problematiche. Scollamento tra presidente e pubblico? Io parlerei di distanza di una società dalla città.
Questa società si allena in un’altra provincia. L’unione di questa squadra in città non c’è. I giocatori si vedono pochissimo. Il Napoli interagisce poco con la città. Nessuna ragione incide da sola, ma tutte insieme magari sì. Rigenerazione urbana con un nuovoSan paolo? Il San Paolo può diventarlo,ma ci sono problematiche di natura strutturale. Questo costerebbe tanto. Tifosi del NapolI? Il Napoli ha molti più tifosi di quelli che vedete allo stadio. Il Napoli ha una passione civile. Il Napoli è l’unica grande città che ha una sola grande squadre”.
Editoradio: “Il 7 marzo per dare un senso a questa stagione”.
Umberto Chiariello per il suo consueto ‘Editoradio’: “Nono avversario possibile o settimo dipende dal punto di vista. Il Napoli aveva 15 avversari, ma questa fase di Europa League, che teoricamente prevede un tutti contro tutti, in realtà aveva 8 teste di serie occulte.
Guarda caso questo sorteggio è così perfetto che nessuna di queste 8 potenziali teste di serie si incontra e scontra fra di loro. Di tutte le altre il Napoli prende la seconda peggiore. La prima la prende l’Inter e l’altra il Napoli.
Ecco perché ho detto che era un sorteggio difficile, perché c’erano 8 avversarie possibili e di questa il Salisburgo rappresentava un pericolo. Saremmo ipocriti a dire che non siamo abbastanza soddisfatti perché ovvio che evitare Siviglia, Inter, Chelsea, Arsenal, Zenit è un fatto molto positivo.
Il Napoli, purtroppo giocherà prima al San Paolo, ma ha la possibilità nel suo fortino, dove non perde da 23 partite, può chiudere la qualificazione con una partita importante e concentrata. La stagione passa per il 7 marzo perché il 7 marzo il Napoli può dare senso ad una stagione.
Una stagione in cui non può abdicare al campionato perché le milanesi stanno tornando. Credo che Ounas avrà la possiblità di continuare a dimostrare il suo valore emerso in coppa. Ecco che quindi Ancelotti adesso deve fare turn over in campionato e titolarissimi in Europa League, cioè esattamente il contrario di Sarri”.
CASANAPOLI.NET