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Esclusiva Casa Napoli – Monti: “Sul rigore troppe polemiche. Stadio vuoto? Colpa della società”

Monti Gianluca

Il giornalista della Gazzetta dello Sport, Gianluca Monti, è intervenuto nel corso della trasmissione Casa Napoli del 7 maggio.

Sul rigore assegnato al Napoli contro il Cagliari:

“Faccio fatica a prendere una posizione, si tratta di una decisione borderline anche perché si tratta di capire se il fallo di mani di Cacciatore sia avvenuto dentro o fuori l’area di rigore. Ci sono situazioni che anche con gli strumenti tecnologici restano dubbi. Quest’anno sono stati fischiati tanti calci di rigori per falli di mano che l’anno prossimo non verranno dati perché cambia il regolamento. Sinceramente non mi ci applicherei più di tanto perché per il Napoli ha avuto un valore relativo, al Cagliari ha tolto sì un punto ma non pregiudicherà il cammino salvezza. Credo si sia creato un clamore eccessivo intorno a questo episodio. Ci sono stati episodi più gravi e non abbiamo visto le stesse scene”.

I bocciati della stagione:

“In questa stagione non sono stati adatti: Simone Verdi, Diawara. Bisogna fare anche una valutazione sulle condizioni fisiche dei difensori centrali Albiol e Chiriches per capire se danno le giuste garanzie. Sugli esterni Mario Rui non gioca da 5 gare, mi sembra una chiara scelta di Ancelotti. Credo che un terzino, un centrale di centrocampo e un altro attaccante siano la base di partenza di un mercato che si evolverà magari anche in un altro modo. Manca anche un leader, un giocatore che abbia spessore da questo di punto di vista. Ma si sa che questi calciatori costano ed anche tanto”.

Sulla cessione di Hamsik:

“Non sono stato mai stato un estimatore folle di Hamsik però è andato via il calciatore con più presenze nella storia del Napoli e con più gol. Giocoforza il colpo lo hai avvertito anche perché nel frattempo si è fatto male anche Albiol che è un leader. Marek comunque a modo suo ti faceva girare la squadra, si è sentita più di quello che immaginavo”.

Sulla disaffezione dei tifosi:

“Colpa alla società. L’anno scorso finiti in 60.000 con lo stesso piazzamento. Non è vero ci siamo imborgehsiti. Credo che sia arrivato il momento che De Laurentiis si interroghi perché nonostante i risultati è il presidente più inviso della storia del Napoli. Anche Ferlaino lo era ma con alti e bassi. Ci sono dei rapporti dei tifosi con la squadra e con il calcio. Manca quell’identificazione del tifoso con la società”.

Chiusura su Ancelotti:

Ad “Ancelotti voto 6, ha fatto il suo. Ma ci si aspettava che desse un valore aggiunto. Alcune sue dichiarazioni troppo ottimistiche, troppo schiacciate sul pensiero del presidente che voleva cancellare Sarri con un allenatore che ha vinto trofei ma Ancelotti i trofei li ha vinti quando aveva calciatori forti. Mi sembra che ora nelle dichiarazioni si stia tornando sui binari giusti cioè che la squadra non poteva lottare con la Juve”

 

 

 

 

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