Durante: Napoli? Prima di dare giudizi bisogna aspettare
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Sabatino Durante, agente Fifa esperto di calcio sudamericano
L’Inter è partita col botto Lukaku, poi il mercato si è fermato
“Sì, perché quando non hai portafoglio sei costretto prima a vendere, talvolta anche i gioielli di casa. In questa situazione si trovano tanti club italiani, Suning è stato costretto a chiedere un prestito per mandare avanti la baracca. Questa situazione è figlia di errori, tipo i rinnovi di Vidal e Sanchez tre anni fa. Bisognava lasciarli andare, perché se non ci troviamo di fronte a fuoriclasse assoluti, dopo i 31 anni devi lasciarli e puntare sui giovani, come fatto dal Napoli. Quindi, problemi di Suning ed errori della dirigenza”.
Ti piace questo nuovo Napoli?
“Prima di dare giudizi bisogna aspettare. Mi viene da ridere quando i tifosi dicono ‘la squadra è nostra’: la squadra è di chi ci mette i soldi e ne subisce le conseguenze. Con questo voglio dire che i tifosi hanno il diritto di protestare entro i limiti, ma la società ha il diritto di fare le proprie scelte economiche. Valdano al Real ha dichiarato, in seguito alla cessione di Casemiro, che le decisioni vanno prese dalla società, perché quando si segue il sentiment dei tifosi si rischia di fare gravi errori. I mugugni dei supporters partenopei hanno dato la spinta necessaria affinché il Napoli si desse una mossa sul mercato. Giuntoli ha fatto un grande mercato, Kvaratskhelia ha qualità ed intelligenza tattica. Ha già fatto tre gol, ma l’assist è sintomo di grande intelligenza calcistica. La squadra a disposizione di Spalletti non è inferiore a quella della passata stagione e competerà per un posto tra le prime quattro. Poi lo Scudetto lo vince chi reagisce meglio agli errori, ed in questo spero che gli azzurri abbiano maturato esperienza dalla passata stagione. Una volta Sarri parlava di Scudetto perso in albergo, ma quelle dichiarazioni erano figlie di ruggini all’interno dello spogliatoio e del club. De Laurentiis ha fatto bene a rivoluzionare la rosa, perché c’erano ancora vecchie ruggini dell’ammutinamento. Anche il Milan, l’anno scorso, non era favorito per la vittoria, ma l’ha conquistata. Lo Scudetto non si programma ma si conquista strada facendo”.
Giusto comprare calciatori funzionali al progetto del mister o meglio andare sui campioni?
“Se parliamo della Juve, prendere calciatori come macchine usate vuol dire che devi aspettarti possa saltare un pistone. Poi Pogba e Di Maria non erano più titolari nei propri club, hanno accettato di venire in Italia per giocarsi le proprie chance di essere convocati per il Mondiale, e di certo non daranno l’anima, si tireranno sempre la gamba. Ovvio che quando prendi campioni del genere, in Serie A ti fanno la differenza. Anche Lukaku non è più quello di due anni fa. In Inghilterra, in Spagna, alcuni anche in Francia, fanno panchina, ma in Italia fanno la differenza. E, detto ciò, con i soldi del prestito di Lukaku, si poteva prendere un giovane più forte e futuribile. Queste strategie, nate una decina di anni fa, hanno portato il calcio italiano a non avere più risultati”.
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