Savoia, il segretario generale a Radio CRC: “il club è parecchio ambizioso! Il caso Juve andrà a finire a tarallucci e vino…”
A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Pino Iodice, segretario generale Savoia Calcio
“Il Savoia è ambiziosissimo. C’è un progetto molto interessante proiettato nel tempo che vedrà il Savoia nel calcio professionistico. Ho toccato con mano questa realtà e posso dire che è una realtà molto interessante. Dopo tanti anni di calcio professionistico se non avessi avuto conferma della qualità e dello spessore di questi professionisti che compongono l’organigramma del Savoia Calcio non avrei accettato. Mi sono allontanato dal calcio negli ultimi anni perché non è più quello di un tempo, però i nuovi dirigenti del Savoia mi hanno dato una spinta incredibile. Lo spessore, la qualità ed il carisma di questi soggetti sono stati per me una leva importantissima affinché accettassi questo incarico. A parte il calcio, vogliamo creare delle accademie, c’è un impegno notevole anche dal punto di vista sociale. In società ho riscontrato anche un dirigente che è un fuoriclasse, parlo di Nazario Matachione. È stato fatto un lavoro encomiabile. Se ci fossero stati i diritti televisivi in passato, il Napoli non sarebbe mai fallito. Il calcio è diventato solo danaro, per cui oggi è diverso rispetto ad un tempo quando c’era l’attaccamento alla maglia.
La Juventus? Le norme interne prevedono la radiazione, perché questi accordi sotto banco con i tesserati sono vietati. Il codice della giustizia sportiva prevede la radiazione. Come sempre succede in Italia, quando si tratta di multinazionali o personaggi di alto livello, purtroppo va a finire tutto a tarallucci e vino. Io sono convinto che anche in questa situazione la Juventus non pagherà quanto previsto dal codice di giustizia sportiva. Non avranno neanche un punto di penalizzazione. Per quello che ho visto e toccato con mano con Lotito, questa situazione si chiuderà con lievi squalifiche per tutti.
De Laurentiis bada principalmente a tenere sano il bilancio della società. Il PSG ed il Manchester United sono esempi negativi, nel momento in cui non c’è più la multinazionale alle spalle, il giocattolo a lungo andare si deve necessariamente rompere. Tanti complimenti a De Laurentiis perché anche io ero dubbioso sul suo modo di gestire, ma mi sono ricreduto”.
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