Abbruscato: La genialità di Spalletti sta nella capacità di mostrare un calcio…
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ex allenatore dell’Italia Under 18 ed ex calciatore, tra le altre, di Lecce e Torino
Commento sulle convocazioni di Mancini?
“Sicuramente faccio un grande in bocca al lupo a Mancini. Il tecnico ha sempre fatto scelte coraggiose, e coerenti con la sua filosofia, garantendo un calcio godibile ed efficace. Le convocazioni, però, non mi sorprendono. In Italia manca un bomber a cui potersi affidare. È l’esigenza che spinge l’allenatore ad affidarsi al giovane Retegui. Oltretutto, si tratta di una mancanza che dovrebbe indurci qualche domanda sul nostro sistema”
Dunque, in Italia c’è un problema tecnico?
“Credo ci sia una mancanza nel processo di sviluppo e crescita dell’attaccante. Parte delle cause va identificata nell’influenza del ‘tiki taka’ iberico sul nostro calcio. Ciò non ha consentito alle giovani punte di poter lavorare sulle caratteristiche tradizionali che il ruolo del nove esige. Raspadori attaccante moderno? Jack sembra essere un attaccante che ricorda Montella, capace di saper fare gol ma anche di dialogare con la squadra”
Le problematiche sono da ricercare anche nelle metodologie di allenamento?
È necessario porsi delle domande. Il problema ritengo sia da ricercare nelle giovanili, nelle scuole calcio e nelle rispettive metodologie di crescita. C’è stato una tendenza nell’evoluzione di punte che possano essere rifinitori, piuttosto che finalizzatori. Un processo che ha prodotto attaccanti poco pericolosi, e soprattutto poco propensi a riempire con pericolosità l’area di rigore. La crescita di attaccanti che non siano un pericolo rilevante per la marcatura, ha influito anche sullo sviluppo di difensori capaci in tal senso. A tal motivo, bisognerebbe riflettere sull’ascesa delle marcature a zona. Si tratta di schemi che si sono diffusi proprio in virtù dell’assenza di quelle punte di peso che sappiano essere un pericolo costante in area. L’unico attaccante, in Serie A, che riesca a ricordare con successo le caratteristiche del vecchio nove è Osimhen”
Calcio del Napoli fatto anche di individualità importanti come il calcio di un tempo?
“La genialità di Spalletti sta nella capacità di mostrare un calcio ‘old school’. Gli esterni, difatti, si dimostrano abilissimi nel dribblare e creare occasioni, a differenza di quelli odierni capaci soltanto di sterzare. Inoltre, c’è una specificità dei ruoli che fa la differenza, con Kim e Rrahmani capaci di difendere da soli, ed un Osimhen forte nell’attaccare l’area. Anche i centrocampisti azzurri dimostrano una qualità a cui, ormai, difficilmente assistiamo. Lobotka ed Anguissa riescono infatti a svolgere anche un compito di filtro e recupero, riuscendo a bloccare le azioni avversarie”
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