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Ferrario: Un allenatore, però, sa fare la differenza nella mentalità del gruppo, come lo era stato Ottavio Bianchi

Italia Croazia
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Moreno Ferrario, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Roma
Ricordi più belli legati al Napoli?
“In molti me lo chiedono ed è facile rispondere con gli anni del tricolore. Tuttavia, i ricordi più belli che conservo sono quelli di quando le cose non andavano benissimo. Non sempre bisogna ricordare i momenti del trionfo, ma a volte anche quelli meno fortunati rimangono impressi. Erano anni in cui ero tra i migliori della squadra e si rischiava di retrocedere, quando il più bravo è Diego vinci il campionato…”
Pensa che Kim possa fare come lei?
“Il mondo è cambiato. È chiaro che quando un calciatore, come Koulibaly, sa dimostrare di essere un calciatore di qualità, attira le attenzioni di top club esteri. Ciononostante, non sono soltanto i soldi a determinare la qualità dei calciatori e delle loro presdtazioni. Se andasse via anche il numero tre il Napoli non avrebbe difficoltà a sostituire il coreano. La società ha già dimostrato in estate di saper sopperire ad assenze eccellenti, sapendo sostituire i giocatori in modo funzionale alle economie della squadra, ed alle peculiarità dell’ambiente”
Crede che Luciano Spalletti stia bene a Napoli?
“Non sono uno di quelli che afferma che il tecnico sia determinante nell’espressione di gioco di una squadra. Un allenatore, però, sa fare la differenza nella mentalità del gruppo, come lo era stato Ottavio Bianchi. È necessario avvalersi di una guida tecnica che sappia gestire anche l’ambiente. Spalletti credo sia stato bravo a mantenere un equilibrio, garantendo continuità di prestazione agli azzurri in tutta la stagione”
Il tecnico farà qualche cambio a Udine?
“Io preferirei vincere il tricolore nel mio stadio, nel Maradona che abbiamo visto domenica. La cosa più bella, che non dimenticherò mai nel mio passato da azzurro, è il tragitto da Soccavo verso lo stadio”
Quanto può influire il passato di Maradona sui calciatori?
“Non saprei. Se fosse stato qualsiasi altro giocatore di quella squadra direi assolutamente in nessun modo. Maradona, però, non può non influire. È stata una leggenda che continuerà a segnare la storia di questo club”