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Calaiò: Il tatuaggio per lo scudetto del Napoli era il minimo, solo troppo legato al Napoli

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Emanuele Calaiò, ex calciatore del Napoli

È vero che si è concesso un tatuaggio dedicato al Napoli?
“Era una promessa. Sapete quanto sono legato al Napoli e non posso negare di sentire mia anche una piccola percentuale di questo storico traguardo di quel Napoli che ripartì nel 2004”
In che percentuale sente suo questo Scudetto?
“Dal 2004 è partita questa era vincente. Io, con il mio vecchio gruppo, abbiamo messo i primi mattoni di questa scalata. Siamo partiti da quella sfida emozionante con il Lecce. Uno stadio colmo di tifosi e con quella scritta bellissima, il ‘ti amo’ che ancora oggi campeggia in tanti bar e ristoranti. Il Napoli, anno dopo anno, si è rinforzato, passando dalla C alla A, finanche all’Europa ed ai primi trofei. Il cerchio, dunque, si è concluso con questo meritato Scudetto ed atteso ben trentatré anni”
Nonostante le partenze di cui si parla è possibile aprire un ciclo?
“Un ciclo può essere aperto tranquillamente anche in caso di addii eccellenti. Quel che mi auguro è la permanenza del tecnico, che ha saputo garantire quello che reputo il miglior calcio d’Europa e, soprattutto, ha avuto il merito di creare un gruppo solido e coeso nonostante sia insieme da soltanto un anno. Se, invece, arriveranno offerte irrinunciabili per i calciatori, soprattutto Osimhen, sono sicuro che il Napoli sappia saprà in modo eccelso”
Quale sarebbe il profilo ideale per sostituire il nigeriano?
“Per caratteristiche potrebbe essere Hojlund dell’Atalanta, o anche Beto dell’Udinese. David del Lille? Assolutamente, i rapporti con il club francese potrebbero consentire una trattativa favorevole. Il Napoli gioca in profondità e sfrutta il gioco aereo al meglio, dunque, questi profili potrebbero rivelarsi utili. Il Napoli, però, ha sempre dimostrato di saper operare in modo eccellente sugli attaccanti. C’è da stare tranquilli”
Chi sarà l’anti-Napoli il prossimo anno?
“La Juventus è un’incognita. Bisognerà capire il futuro del tecnico e andrà considerato il lavoro che Giuntoli potrà svolgere in bianconero. Soprattutto, l’Inter ha dimostrato di poter giovare della rosa più forte del campionato e saprà dire sicuramente la sua. Juve ed Inter, dunque, credo potranno essere le antagoniste degli azzurri il prossimo anno”
Si è parlato tanto delle somiglianze tra Maradona e Kvaratskhelia, hanno davvero dei punti in comune?
“Con le giuste proporzioni, Kvaratskhelia mi ricorda molto le sterzate e la fisicità di Diego. Il georgiano è bravissimo nello strappo e nell’allungo, mentre l’argentino aveva una forza straordinaria nelle gambe. Kvara ha fatto benissimo quest’anno, anche se mi auguro che possa confermarsi la prossima stagione. Compito mai troppo semplice”
Che gara sarà Napoli-Inter?
“I nerazzurri, come detto, hanno la rosa migliore del campionato. Per questo non si potrà parlare di seconde linee, nonostante eventuali scelte conservative di formazione. Ciò detto, è chiaro che vedremo un Napoli diverso da quello della sfida di Monza, anche se è comprensibile un calo dopo il raggiungimento del tricolore. Sono sicuro che gli azzurri vorranno esprimersi al meglio, sapendo che Spalletti vorrà togliersi qualche soddisfazione, ed avendo ancora il dente avvelenato per i trascorsi con il club meneghino”