Soviero: Kim? È stata una sorpresa per tutti, anche per quanti credevano di conoscerlo
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Salvatore Soviero allenatore ed ex portiere di Genoa e Salernitana
Elia Caprile ottima soluzione per il Napoli?
“Sarebbe una grande scelta, ha fatto un ottimo campionato. D’altronde, il Napoli è collegato al Bari, è come se fosse il ragazzo già del Napoli. Empoli, poi, è una fucina giovani, e potrà trovare il giusto spazio per affermarsi dopo la cessione di Vicario al Tottenham. Dovrà dimostrare di poter fare il giusto salto, e di essere in grado di una squadra ad alti livelli come il Napoli. A certi livelli, difatti, la prontezza mentale è tutta da costruire, e da vedere. Napoli è pur sempre una realtà difficile, anche se, in questo momento, credo sia più facile giocare a Napoli che in altre piazze. La squadra azzurra ha un assetto di gioco e difensivo ormai già consolidato. La pressione in altri contesti potrebbe essere maggiore, mentre in azzurro forse si esigerebbe maggiore concentrazione”
A riguardo dei benefici dell’organizzazione difensiva si potrebbe dire lo stesso di Meret?
“È ovvio, un po’ tutte le componenti devono combaciare. È nata una polemica sul portiere azzurro, a cui io non ho negato i miei complimenti, pur conservando la mia idea sull’estremo difensore friulano. Può essere utile porre un esempio. Buffon è stato uno dei portieri più forti della storia, anche se io ho sempre avuto una preferenza per Peruzzi. Ciò non toglie nulla alle qualità di Gigi, ma ognuno conserva le proprie preferenze. Il lavoro nel settore, negli anni, contribuisce a costruire una certa competenza sul tema, la quale non può desumersi soltanto da trofei e blasone. Rispetto il lavoro dei giornalisti, ma sul piano tecnico, e la prospettiva del campo, consente un giudizio notevolmente diverso. Per questo, figure come Sarri, seppur mai protagonisti da calciatori, riescono a distinguersi. È l’esperienza della trafila e del campo, dunque, che fa la differenza. SI è parlato di presunte critiche rivolte da me a Meret, ed a tal proposito ci tenevo a chiarire. SI è prevaricato su un concetto distorto e che non avevo mai espresso. Spesso si è parlato tanto del mio modo di esprimermi, forse un po’ rude, ma credo di avere una certa competenza. Sono arrivato in Serie A senza procuratori, non come altri che si avvalevano della procura di Moggi…”
Vicario a Londra può fiorire o rischia il ‘Gollini-bis’?
“Può essere utile, al fine di porre esempi concreti, fare un paragone con me. Ho sempre avuto un carattere particolare, e non sempre sono riuscito ad impormi. Credo sia lo stesso per Gollini, che gode di simili qualità che, tuttavia, nessuno pare più volere. A Londra era chiamato a scalzare il portiere della Francia campione del mondo, non certo uno qualunque. È comprensibile la difficoltà iniziale. Gollini ha saputo imporsi con Gasperini che, vi posso assicurare, è un tecnico dal carattere particolare”
Che caratteristiche serviranno per sostituire Kim?
“È stata una sorpresa per tutti, anche per quanti credevano di conoscerlo. Kim è arrivato a Napoli per sostituire colui che si credeva fosse insostituibile, riuscendo a dimostrarsi anche meglio. Si può disquisire all’infinito sulla povertà tecnica della Serie A, ma rimane uno dei campionati più difficili, e per questo il cui approccio è estremamente complicato. Al di là di ogni reticenza, va però garantita fiducia nelle capacità del club, che ha saputo sostituire al meglio giocatori fondamentali dello scacchiere azzurro nella scorsa estate, acquistando calciatori che hanno potuto fare la differenza”
Pensieri sull’ipotesi Maxime Lopez in azzurro?
“Fa parte delle disposizioni che un tecnico può suggerire al club. L’allenatore avrà visto nel ragazzo le giuste qualità per potersi esprimere in azzurro, anche se il giudice finale non potrà che essere il campo. Da casa, difatti, si può dire quel che si vuole, ma alla fine l’ultima parola spetta sempre al campo. Reputo necessario, tuttavia, una certa operatività di mercato sulle fasce. Il Napoli necessita di soluzioni soprattutto in quella zona del campo. Il mercato di questi giorni, poi, è puramente embrionale. Ci sono tante voci, ma saranno soltanto le prossime settimane a decretare la concretezza delle trattative”
Come reputa l’ingresso di capitali sauditi nel calciomercato?
“Una volta ci si lamenta perché non ci sono soldi, ora ci si lamenta perché ce ne sono troppi… Le squadre italiane hanno fatto doping finanziario per vent’anni. Secondo me, se un club ha soldi è giusto che li spenda. Non vedo nessun clamore. D’altronde, nel calcio non si parte mai alla pari. Una volta gli arabi avevano i cavalli, ora hanno i calciatori. Basti pensare a Dubai, una città nata dal nulla, nel deserto e col solo potere dei soldi”
Rudi Garcia l’uomo giusto per continuare col progetto cominciato da Spalletti’
“Garcia non ha allenato squadrette. Ha lavorato in una piazza difficile come Roma, gode di una certa esperienza e consente al Napoli continuità tattica. È un’ottima soluzione, ed eventuali passi falsi devono essere preventivabili in qualsiasi caso. I cambi fanno parte di questo sport, anche se devo dire che i modi con cui si è giunti a questo epilogo mi lasciano un po’ perplesso. Vincolare l’allenatore un anno… Va anche detto che il Napoli era andato bene fin quando il presidente non ha parlato. Fino, cioè, al momento cruciale della stagione con il quarto contro il Milan. In finale il Napoli avrebbe potuto giovare di un approccio spensierato, e magari avrebbe potuto prevalere. Nei 99 pregi del presidente un difetto andrà pur trovato, e parlare meno, ogni tanto, non sarebbe male”
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