Schira: Napoli e Udinese hanno bei rapporti. Il problema riguarda il papà di Samardzic
A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Nicolò Schira, giornalista ed esperto di mercato: “Il mercato del Napoli? Mi aspettavo che il Napoli accelerasse molto di più perché tra una settimana c’è la Supercoppa che resta l’unico obiettivo della stagione come trofeo, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia. Ci aspettavamo che il difensore fosse già a Castel Volturno. Poi c’è la telenovela Samardzic.
Martinez Quarta piace, l’unico dubbio che ho è che la Fiorentina se ne privi dato che è in lotta su tre fronti. Andarsene a privare a stagione in corso sinceramente faccio fatica a pensarlo. Poi ad oggi i titolari sono Quarta e Ranieri. Napoli e Udinese hanno bei rapporti. Il problema riguarda il papà di Samardzic, abbiamo visto anche a Milano con l’Inter, quando ha fatto saltare l’accordo dopo le visite mediche. Ha fatto saltare l’Inter, dovesse far saltare anche il Napoli, poi ricordiamo che Samardzic non sta giocando ad Udine, non so che mercato potrebbe avere in estate.
Se il Napoli si sarebbe rinforzato se chiudesse il mercato con Samardzic, Perez e Ngonge? Migliori la rosa con questi giocatori, ma non fai il salto di qualità. Oggettivamente Ngonge è molto discontinuo, Samardzic è un talento ma non può cambiare da solo il volto della squadra, Mazzocchi è un buon panchinaro, Perez magari farà meglio di Natan, ma non è quel difensore che ti cambia il volto. Io andrei su Buongiorno che è italiano e giovane.
Come vedrei Tameze al Napoli? È un buon giocatore, poi il Verona lo ha venduto per appena 3 milioni, bravissimo il Torino a prenderlo per così poco. Tameze fa tanti ruoli, anche il braccetto. 2/3 anni era in orbita Napoli, sono giocatori che per la Serie A vanno bene, sono di rendimento e affidabili. Poi devi risalire la classifica, c’è poco tempo.
È vero che Simeone si è sentito poco valorizzato in questi mesi, la zia che gli fa da manager si sta guardando intorno, ma vendere Simeone con Osimhen in Coppa d’Africa non ce lo vedrei. Prendendo Ngonge, lo vedrei più al posto di Lindstrøm che ha giocato pochissimo e non ha lasciato traccia. Anche se su Ngonge mi sembra che sia il Verona ad alimentare l’asta mettendo voci in giro. La sensazione è che i 12/13 milioni che chiede Setti, nessuno li voglia spendere. Vogliono arrivare tutti a 7/8 milioni più magari una percentuale sulla rivendita.
L’allenatore del Napoli l’anno prossimo? De Laurentiis ci sta pensando. C’è questo sogno riguardante Antonio Conte con Gianluca Petrachi, però Conte è difficile anche se un tentativo verrà fatto. Io vedrei bene un Vincenzo Italiano. Fare meglio di come sta facendo è difficile. A Napoli potrebbe essere l’allenatore giusto, poi storicamente a Napoli sono andati forte quelli che hanno quel tipo di filosofia di gioco. Italiano è un pallino del presidente, il Napoli ci ha già provato in passato e i tempi potrebbero essere maturi per questo matrimonio”.
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