De Rienzo: Si è spesso criticato Kvaratskhelia, ma andrebbero considerati tanti fattori
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Jolanda De Rienzo, giornalista e conduttrice di Sportitalia. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Contro la Salernitana tre punti importanti, ma una prestazione poco convincente…
“Penso che, quando analizziamo la prestazione degli azzurri, dobbiamo ricordarci che è un Napoli diverso, sia negli uomini che nella testa. Alcuni uomini fondamentali, come Elmas, sono partiti, Osimhen e Anguissa sono in Coppa d’Africa, Kim non è stato sostituito adeguatamente e l’attacco si commenta da solo. Faccio un parallelismo con l’Inter, che pare seguire lo stesso percorso dei partenopei nella passata stagione. La squadra di Inzaghi ha schiacciato il Monza con ben venti tiri, gli stessi con cui il Napoli ha faticato contro la Salernitana. Kvaratskhelia, che lo scorso anno sembrava metterla dentro ad ogni tocco, oggi vive evidenti difficoltà. La carenza dell’attacco azzurro si sta notando. Mazzarri sta provando una cura, ma serve tempo per la guarigione. Ho visto qualche passo in avanti, ma quel che mi preoccupa è la programmazione. Non posso pensare che si ricommettano gli errori di programmazione fatti in estate anche oggi. Se l’intento è quello di aprire un nuovo ciclo, allora bisognerà capire già da ora da dove si vuole ripartire”
È un Napoli in ritardo sul mercato?
“E’ questo che mi preoccupa. Comprendo che si stia provando a ricostruire, con un nuovo direttore sportivo ed un nuovo allenatore con cui cominciare un nuovo ciclo. Tuttavia, è un processo che porta con sé gli errori commessi in estate e, di conseguenza, ne scaturisce un organico con diverse defezioni. Pensiamo, ad esempio, alla squalifica di Kvaratskhelia: chi giocherà al suo posto, contro la Lazio? C’è una totale emergenza a cui non è stato posto rimedio. Si pensava che Mazzarri potesse risolvere tutti i problemi, criticando le sue dichiarazioni sulla mancanza di interpreti per il 4-3-3. Il tecnico, però, si ritrova a dover fronteggiare diverse assenze. Anche l’impiego di Simeone è stato fonte di polemiche, ma abbiamo visto che l’argentino non è Osimhen, è un attaccante da metà classifica. Si cerca di trovare il colpevole, ma non la soluzione”
I calciatori dovrebbero abbassare i toni delle pretese?
“È vero. Buttare la croce su qualcuno piuttosto che su altri priva anche i calciatori delle proprie responsabilità. Molti dicevano che il ritiro non fosse una soluzione, ma è comunque un tentativo di porre rimedio. Difatti, sarebbe ancor peggio una mancata ricerca di soluzioni”
Cosa salva del derby campano?
“Naturalmente il risultato, l’entusiasmo e l’attaccamento degli azzurri. Spesso, il pubblico dimentica che i calciatori odiano perdere. Si scende in campo sempre per vincere. Si è spesso criticato Kvaratskhelia, ma andrebbero considerati tanti fattori. Non si può discutere la voglia di vincere del georgiano, così come non si può pensare non abbia un peso la vicenda inerente il rinnovo del contratto, nonostante siano da impallidire le dichiarazioni del suo agente. Quest’anno non abbiamo visto la sinergia dello scorso anno, ed in questo va sottolineata la responsabilità di tutti, presidente e calciatori. Andrebbe sottolineata, in tal senso, la professionalità di un calciatore come Demme. Anche il tedesco è stato oggetto di critiche, ma andrebbe ricordato che il centrocampista azzurro non gioca ormai da due anni, riuscendo comune a garantire impegno e partecipazione”
Commento sulle parole di Rrahmani?
“Rispettando il lavoro della comunicazione del Napoli, ci rendiamo conto che non si può essere aziendalisti al cento per cento. Un ritiro come questo, che non appartiene al calcio moderno, può infastidire un gruppo che sapeva di dover partire, nel giro di pochi giorni, per Riyad. La scelta è sbagliata alla base, riconducibile proprio a quegli errori di programmazione di cui abbiamo parlato. Ho sentito parlare di esonero di Mazzarri, ma chi verrebbe al posto del tecnico azzurro? Chi accetterebbe un contratto da traghettatore per un Napoli in una condizione come quella attuale? La correttezza di Rrahmani, poi, sopraggiunge quando sottolinea che, se utile per ritrovare sinergia e risultati, anche il ritiro può essere benaccetto. In questo momento, al Napoli serve maggiore serenità ed equilibrio, anche nella comunicazione. Ciò detto, ben vengano le scuse del presidente, ma ora serve programmare nel concreto. Non si può pensare di garantire all’allenatore i rinforzi necessari soltanto il 30 gennaio, servirebbe ancora un mese di adattamento”
Anche il Bologna sembra non trovare più la strada del successo…
“Ci sono delle defezioni relative alle convocazioni per la Coppa d’Africa, così come è da considerare la difficoltà nel trovare continuità anche nel girone di ritorno. Il Bologna è una squadra che gioca bene, ma per guadagnare quelle due o tre posizioni di classifica c’è bisogno anche di una rosa strutturata per questo. Pensiamo alla punta, i felsinei non hanno quel nove che ti toglie le castagne dal fuoco”
Che gara prevede contro la Fiorentina?
“Sono molto preoccupata perché sono realista: il Napoli è alle prese con concreti problemi di organico. Osservo i vari allenamenti sperando che qualcuno si riprenda”
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