Claudio Anellucci: Traorè ti dà una dinamicità che, oggi, i centrocampisti del Napoli non possono dare
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, ex procuratore di Edinson Cavani. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Un giudizio sul mercato del Napoli?
“Il Napoli ha messo mano al portafogli, ha fatto investimenti importanti. In tantissime sessioni del mercato di riparazione non abbiamo assistito ad operazioni così importanti.
Sono stati acquistati anche calciatori giovani e di qualità. Alla fine, però, sarà sempre il campo a giudicare sulla bontà delle operazioni. Quel che è certo è che il club ha posto rimedio alle defezioni numeriche dell’organico”
Le sembrano degli acquisti fatti anche in prospettiva?
“È stato acquistato Ngonge, che è un giocatore giovane e di prospettiva. Lo hai pagato caro, un club che sa della necessità in un ruolo te lo fa pagare parecchio. Anche su Traorè è stato fatto un investimento molto importante. L’ex Sassuolo ha avuto problematiche fisiche ma ha un diritto di riscatto importante. Anche Dendoncker non ha i novanta minuti nelle gambe ma anche lui può contribuire nel futuro”
Cosa può dare Traorè al centrocampo del Napoli?
“Traorè ti dà una dinamicità che, oggi, i centrocampisti del Napoli non possono dare, principalmente per una questione fisica. Può garantire una qualità importante. Cajuste, a mio avviso, è un punto interrogativo, un calciatore che non mi piace. Non dimentichiamo, però, che il faro del centrocampo azzurro rimane Lobotka”
Il Napoli può ancora ambire al quarto posto?
“Il Napoli viene da quel che era un terremoto, in tutti i sensi. Mazzarri sta lavorando soprattutto sulla testa dei calciatori. È un percorso difficile, è necessario rimanere incollati perché, come abbiamo visto, gli inciampi sono all’ordine del giorno”
Le ultime dichiarazioni di Osimhen hanno creato un po’ di malcontento tra i tifosi. Crede che il calciatore
dovesse gestire diversamente la situazione?
“E’ sempre difficile esprimere un giudizio su situazioni che non si conoscono. Ci sono delle dinamiche complicate all’interno di uno spogliatoio che non vanno gestite come un elefante in una cristalleria.
Il suo procuratore saprà come è meglio comportarsi ma, oggi, si giocherà un intero girone di ritorno con la certezza che un calciatore andrà via il prossimo anno.
Non siamo in Inghilterra ed i tifosi reagiscono di pancia. È chiaro, dunque, che in questi mesi si alimenterà il malumore. Personalmente, avrei gestito la situazione in maniera diversa”
A Milano, sponda rossonera, non sono mancate le polemiche per un mercato che si è concretizzato nel rientro di Gabbia dalla Spagna. Il centrale, però, è stato colui che ha risolto la gara contro il Frosinone.
Quanto può essere importante trattenere un calciatore piuttosto che comprarne uno nuovo?
“Credo sempre che i giocatori vadano contestualizzati nella realtà del campo e del momento. Quando un giocatore vuole andar via non deve essere forzato. Contrariamente, si rischierebbe di alimentare il malumore nello spogliatoio e nella squadra”
Qual è il ruolo più congeniale a Lindstrom?
“Credo che Lindstrom sia un acquisto un po’ sfortunato. È arrivato con determinate etichette, ma ne ha altre. È un calciatore che, giocando con le due punte davanti, può dare tanto. È da trequartista che il danese si esalta. È stato pagato tanto e, dunque, si potrebbe anche pensare di cederlo in prestito per non perdere l’investimento”