L’ex preparatore dei portieri del Napoli: “Meret il miglior portiere italiano, ma può ancora migliorare”
A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luciano Tarallo, ex preparatore dei portieri del Napoli
“Non mi piacerebbe un ritorno di Sarri a Napoli, oltretutto non si è lasciato bene con presidente e tifoseria per cui ci sarebbero troppe difficoltà. Tutti hanno avuto difficoltà con De Laurentiis che è comunque maturato molto, ma non credo tanto ai ritorni. Tutti gli allenatori seguono una linea definita: principi e concetti per cui al di là del nome, è importante fare la scelta del nuovo tecnico. Sono asettici quei numeri 3-4-3, 5-3-2, lasciano il tempo che trovano perché non conta solo il modulo, ma l’interpretazione dello stesso.
Personaggi come Conte e Spalletti non fanno neanche entrare il presidente nello spogliatoio. Credo che per il Napoli ci voglia un aziendalista che assecondi anche il presidente. E’ importante però che De Laurentiis torni a fare solo il presidente.
Meret è il miglior portiere italiano, non ne trovo altri migliori di lui. Alex è un giovane portiere di 27 anni, è sotto la media di tutti i portieri italiani. Ha almeno altri 10 anni di carriera e ci sono luoghi comuni da sentire. Si dice spesso che Meret non esce mai, ma se guardiamo i numeri, è tra i primi 10 portieri italiani nelle uscite. Ha una tecnica pazzesca sulla difesa della porta, può migliorare nella tecnica podalica. Deve aumentare l’apprendimento esplicito, la somatizzazione di questo gesto tecnico e la destrezza. Quando allenavo Reina ad esempio, a fine allenamento, mi chiedeva di fare 50 prese dopo l’allenamento e può sembrare un gesto semplice, ma solo la ripetizione ti fa eccellere durante la partita.
Vincenzo Sicignano l’ho visto lavorare e secondo il mio punto di vista è il migliore come preparatore dei portieri.
Non credo che il Napoli farà 12 punti da qui alla fine del campionato perchè ha mollato da un bel pò. Ha disputato una bella gara ieri, ma ad Empoli ad esempio meritava gli schiaffi! Questa è una mancanza di rispetto verso la tifoseria azzurra. Loro dimenticano che la maglia azzurra è l’anima”.
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