Magoni: nessuno è mai morto per troppo lavoro
Magoni: nessuno è mai morto per troppo lavoro
Guardando l’allenamento di oggi, si vede la grande fatica degli azzurri dopo una corsa infinita a bordo campo.
Tutti cercano di dare il massimo, ma la fatica si fa sentire per alcuni più che per altri.
Tra i più affaticati il nuovo acquisto Rafa Marin e il giovane Ambrosino, che crollano a terra sfiniti a fine allenamento.
A fine della sessione Conte si complimenta con tutti gli azzurri battendo il cinque.
Sono veramente degli allenamenti sfiancanti e si sono lette delle dichiarazioni di ex giocatori di Conte che riferivano diversi aneddoti al riguardo.
Sull’argomento è intervenuto a Radio Goal Oscar Magoni, ex giocatore azzurro, che in diretta su Kiss Kiss Napoli ha dichiarato:
“Il mercato è ancora lungo, è presto per dare giudizi sulla rosa del Napoli, bisognerà capire anche cosa farà Osimhen e come verrà sostituito.
La preparazione con Zeman? Faticavamo molto, ma sono cose fattibili, non erano imprese inarrivabili.
Facevamo i 1000 metri per 15 volte consecutive e chi arrivava ultimo pagava il pegno.
Noi ci mettevamo d’accordo ad arrivare ultimi, in modo che dividessimo i pegni.
Un po’ ci lamentavamo perché alla lunga a livello nervoso ci esaurivamo.
Non bisogna enfatizzare il lavoro di Conte e la fatica dei calciatori.
Sicuramente il metodo di lavoro di Conte è pesante, fatto d’intensità e quantità.
Conte è un tecnico moderno e allena forte, ma lo fanno anche Gasperini, Tudor o Juric.
Diciamo che nessuno è mai morto per fare questa preparazione.
Non si possono fare paragoni tra le preparazioni di 25 anni fa e quelle di oggi.
Prima non tutti i calciatori arrivavano in forma come succede adesso, tipo ricordo che Matuzalem ci metteva un mese per mettersi in forma”.