fbpx

Chiariello: Caso Inter – Milan? all’epoca De Laurentiis disse agli ultras “Iat a Faticà”

Umberto Chiariello, durante la sua diretta su Radio CRC,  ha approfondito il caso Ultras Milan e Inter che ha fatto tanto discutere in settimana:

“Questa mattina mi è venuta in mente la serie televisiva spagnola della Casa Del Papel quando ho sentito della vicenda dei diciannove arresti e dell’inchiesta corposa che stanno portando avanti i giudici milanesi sulle infiltrazioni mafiose per quello che comporta nel reggere il comando delle curve”. “Le società di Inter e Milan sono state compulsate e hanno dovuto soggiacere ad una serie di richieste. Addirittura c’è stata una commistione tra curva milanista e curva interista, anche se l’indagine riguarda soprattutto quest’ultima”. “A Napoli c’è un architetto d’eccezione che si chiama Aurelio De Laurentiis che ha costruito da subito la casa di vetro, trasparente e blindata. La squadra azzurra è tetragona e refrattaria ad ogni tipo di infiltrazione. De Laurentiis ha considerato dirigente o giocatori provenienti dallo stesso territorio come possibili soggetti di pressione e inquinamento ambientale in un territorio difficile come quello di Napoli. Ha chiuso le porte a tutti al punto da esagerare. Di napoletani nel Napoli non ci sono”De Laurentiis ha detto agli ultras dell’epoca “Iat a Fatica’”. Napoli è la casa di vetro, altrove non è così come nel caso dell’inchiesta dei Drughi di Report in cui la Juventus si è costituita parte civile e lesa e ha dovuto collaborare con la giustizia. Agnelli ha avuto sei mesi di squalifica”. “Dopo gli scudetti del giubileo di Lazio e Roma del 1999-2000 e 2000-2001 fino al 2022-23 nessuno dell’altra Italia ha vinto uno scudetto.  Nonostante Napoli non sia esente da infiltrazioni criminali nelle curve, non c’è un rapporto tra le società e organizzazioni criminali poiché il Napoli non lo ha reso possibile”.

La situazione è in evoluzione e le società stanno cercando di gestire al meglio la vicenda per evitare ripercussioni più.