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Na tazzulella ‘e cafè e ‘nu scudetto Tommaso Starace, l’uomo che sveglia il Napoli!

Caffè bollente e cuore azzurro

Tommaso Starace, il custode di un rito antico, si è guadagnato un posto speciale nella storia del Napoli, non solo per la sua longeva carriera come magazziniere, ma anche per il suo legame indissolubile con il caffè, l’oro nero partenopeo che sa di tradizione e comunità.

In questa domenica d’autunno, il Napoli si sveglia con l’aroma familiare del suo caffè, mentre osserva con attenzione le sfide delle rivali in attesa della prossima partita, ma è il calore umano e il sorriso di Tommaso che rappresentano il vero inizio della giornata.

Da più di trent’anni, Starace è una presenza costante nello spogliatoio del Napoli.

Se un tempo lo riconoscevi per i baffi che portava con orgoglio, oggi lo distingui per il suo sorriso e gli occhiali da vista.

Nonostante l’età e i cambiamenti, il suo amore per il Napoli resta inalterato, e gli occhi brillano ogni volta che porge una tazzina di caffè.

Perché per lui, quel caffè è più di una semplice bevanda: è il simbolo di un legame con la squadra, con la città e con chiunque si trovi sotto il vessillo azzurro.

Ogni allenatore che ha guidato il Napoli, da Bruno Pesaola a Carlo Ancelotti, ha dovuto familiarizzare con quel rituale che solo Tommaso poteva rendere speciale.

In campo o nello spogliatoio, la moka napoletana di Tommaso è sempre pronta, e le sue mani esperte preparano con cura un caffè che non è mai solo un momento di ristoro, ma una piccola cerimonia che unisce squadra e staff in un istante di relax e condivisione.

Nella Napoli calcistica, Tommaso Starace è una figura familiare, rispettata e amata da tutti, compresi i campioni che hanno fatto la storia del club.

Da Diego Maradona, che lo considerava un amico fidato, a Dries Mertens, che spesso ha condiviso sui social momenti divertenti insieme a lui, il magazziniere del Napoli è diventato parte integrante del tessuto emotivo della squadra.

Il suo account Twitter, seguito da più di 50.000 persone, racconta con semplicità e affetto la quotidianità al fianco dei suoi campioni.

E non dimentica mai di accogliere i giornalisti con lo stesso affetto riservato ai giocatori, offrendo loro una tazzina di caffè bollente.

Dietro quel piccolo gesto quotidiano c’è un’intera tradizione: il culto del caffè napoletano.

Una storia che parte dalle influenze austriache portate alla corte borbonica da Maria Carolina d’Asburgo e che ha radicato nel cuore di Napoli un amore profondo per quella bevanda nera, densa, quasi sacra.

Il caffè, a Napoli, non è mai solo una pausa: è un rituale, un atto di ospitalità, un segno di rispetto.

Starace incarna perfettamente questo spirito. Nel suo semplice gesto di offrire natazzulella ‘e cafèai giocatori, agli allenatori, ai giornalisti o ai tifosi, c’è l’essenza stessa del Napoli: una squadra che non è solo calcio, ma famiglia, tradizione, appartenenza.


Tommaso Starace non è solo il magazziniere della squadra, è il custode di un legame che va oltre il campo, un legame che profuma di caffè, di storia e di amore per la maglia azzurra.

E adesso a Conte l’oro nero di Napoli …