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Da Empoli-Napoli al Lecce tra il bacio del capitano, una difesa ritrovata e la vetta blindata – Le Pillole del campionato del Napoli

Da Empoli-Napoli a Napoli-Lecce per una settimana fondamentale in casa azzurra tra la vetta blindata e la necessità di fare ancora punti prima del ciclo terribile contro Milan, Atalanta, Inter e Roma.

Empoli-Napoli ha rappresentato una grande prova di forza per gli azzurri, che dopo un primo tempo non gestito al meglio e i padroni di casa andati più volte più vicini al gol, nella ripresa si sono riorganizzati psicologicamente e tatticamente, trovando il vantaggio con il rigore realizzato da Kvaratskhelia. Tre punti pesantissimi che blindano la vetta ancora partenopea e che rappresentano vero e proprio ossigeno nella settimana di avvicinamento a Napoli-Lecce, l’ultima prima del ciclo terribile contro Milan, Atalanta, Inter e Roma. Tutti i dettagli e le curiosità della settimana nelle consuete Pillole del Campionato del Napoli!

Domenica bestiale

In Campania piove, a Empoli c’è vento ma c’è un sole meraviglioso che spacca le pietre. L’orario è quello di un lunch match che potrebbe conciliare o il sonno o la fame e invece sceglie la terza opzione: per i tifosi azzurri nei primi 45 minuti chiude lo stomaco. Il Napoli non c’è o, almeno, non è il solito Napoli. Anche i colleghi toscani non riescono a farsene una ragione e tra le folate di Pezzella, la garra del giovane Esposito e un Vasquez inoperoso per un Lukaku modalità risparmio energetico (LE PAGELLE), si preannuncia una domenica davvero bestiale.

Buongiornissimo, caffè?

Le dolenti note, per fortuna, durano soltanto un tempo. Perchè quando il Napoli rientra dagli spogliatoi si sa, non può essere uguale a quello visto in precedenza perché ha subito 15′ intensi di ramanzina Contiana e analisi tattica senza appello. “Non va bene niente” ha tuonato il neo tecnico partenopeo, iniziando dall’atteggiamento e passando per le posizioni in campo. Ma la reazione, quella sì che è stata impetuosa. Sistemato Gilmour che ha aumentato i giri maggiormente al centro della manovra, calibrata anche la difesa, non si è subito gol. E il merito è tutto suo, del muro che si è opposto in ogni modo ai 24 tiri dell’Empoli: è Alessandro Buongiorno, ancora una volta man of the match. Il vice KimKimKim che tutti aspettavano, uno scugnizzo del Nord Italia che tra un sorriso e un anticipo, è davvero l’arma in più di questo Napoli.

Cholito mania

Una grande nota di merito va anche a lui, il cholito Simeone. Ma facciamo un passo indietro: andando andando, risistemando Gilmour e la difesa, il Conte nazionale ha rimodellato anche l’attacco richiamando in panchina un Lukaku non in forma smagliante. Ci si aspettava un cambio tattico con Raspadori tra coloro che si stavano riscaldando e invece no: in campo va il suo omologo, il Cholito Simeone. Abituato a combattere, è subito centrale nell’azione che porta al rigore azzurro ma soprattutto lotta su ogni pallone rimediando anche una bellissima ed epica “ciaccata” subito da meme. Un professionista esemplare, che quando chiamato in causa ha sempre dato tutto per la maglia azzurra e che ha esultato come non mai per questa vittoria, fin dopo le interviste e il rientro negli spogliatoi. Leader. 

Il bacio del capitano

Immaginate di essere Khvicha Kvaratskhelia e di dover calciare un rigore importante che potrebbe decretare una vittoria pesante alla vostra squadra. Non un rigore memorabile eh, però di assoluto peso specifico. E siete lì, davanti a migliaia di persone, con alle spalle un triplice spicchio azzurro che vi spinge verso quel traguardo. Eppure i pensieri si infittiscono, così come l’ansia di non farcela. La mente un po’ si annebbia e un po’ si svuota, eppure basterebbe così poco a rasserenarsi. Un’ombra si avvicina: è Di Lorenzo, anzi Giovanni, anzi, il Capitano. E che capitano. Cammina, si ferma, capisce il momento e via, un bacio e un abbraccio sentito. Da quel gesto, quel semplice gesto arriva tutta la forza: e il resto è storia. Napoli 1-Empoli 0, linea allo studio. 

NOI volevamo vincere

Diciamo la verità, di capitani e punti di riferimento in questo Napoli ce ne sono tanti. C’è Di Lorenzo che il suo ruolo lo fa alla meraviglia, c’è Lukaku che seppur appena arrivato avverte sulle sue spalle tutto il peso di essere il riferimento d’attacco di un post Osimhen che ha ferito nel profondo i supporter partenopei. C’è Tommaso Starace che con sorrisi, balletti e caffè tiene sempre alto l’umore nello spogliatoio, anche quando le tensione è altissima. C’è lo staff tecnico sempre sul pezzo, i medici attenti e professionali, il professore Lobotka che in cattedra sulla mediana pennella geometrie. Ma c’è anche lui, Antonio Conte, che ha trasformato un IO dello scorso anno egocentrico, fallimentare e spocchioso in un NOI raggiante, operaio e ambizioso. Mica male come inizio. Intanto alla prossima con le Pillole del Campionato del Napoli!

Alessia Bartiromo
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