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Napoli-Atalanta tra le 7 virtù del Bushido, l’altalena del tour de force e l’amore dei tifosi – Le Pillole del Campionato del Napoli

Napoli-Atalanta è il primo stop azzurro del tour de force, con una prestazione decisamente confusa e sottotono da parte degli azzurri che cedono il passo agli orobici, maggiormente in forma e organizzati

L’atmosfera allo stadio Maradona è davvero magica: nonostante il lunch match di una domenica autunnale che sa d’estate, ogni settore è sold out, non fermandosi mai nel cantare, neanche dopo il pesante ko subìto. Lo splendido striscione della curva B a fine partita sugella un patto d’amore senza fine, incitando i propri beniamini a non mollare in vista del big match di domenica contro l’Inter a San Siro. Le curiosità, le questione di campo e non solo e tutti i dettagli di Napoli-Atalanta nelle consuete Pillole del Campionato del Napoli!

Le 7 virtù del bushido

L’hype di Napoli-Atalanta è già alle stelle eppure alla vigilia un evento scuote il cybermondo azzurro: è la presentazione online del third kit “From Napoli to Japan”, la terza maglietta ufficiale dedicata al gemellaggio tra la città partenopea e quella nipponica di Kagoshima, entrambe accomunate dal mare e da un vulcano. Nei toni del grigio e del nero, sono stati rappresentati gli elementi caratterizzanti del Giappone e sul lato le 7 virtù del bushido, la disciplina dei samurai: rettitudine, coraggio, empatia, rispetto, onestà, onore, lealtà. Le stesse sulle quali mister Conte sta costruendo il suo percorso azzurro e che caratterizzano l’identità di Meret e soci, sempre con la maglia sudata al di là del risultato in campo.

Timidezza e disperazione

Fuori c’è il sole ma dentro il diluvio universale. La dicotomia di Napoli e Atalanta è così palese, come le maglie che indossano. Giallo allegria per gli orobici, con al seguito un solo coraggioso e fortunato tifoso da Edimburgo, mentre grigio/nero pece per la squadra di casa, incappata in una giornata totalmente storta. E così si prosegue tra timidezza e disperazione, la stessa di chi ammira la gara e comprende che sarà davvero molto, molto complesso rimetterla sul binario giusto se l’unica idea partenopea è quella di dare palla a Lukaku super marcato (e immobile ndr) e vedere come va. Bastano solo 9 minuti per sospingere l’Atalanta verso il primo gol e da lì nulla può frenare la furia della squadra di Gasperini. A parte Mazzocchi. Urlante. Dalla panchina.

Speedy Gonzales

AAA Acchiappate Lookman. Come un moderno Speedy Gonzales macina chilometri, senza dare alcun punto di riferimento né alla difesa azzurra né al centrocampo di casa. Lo si vede davvero a tutto campo, scambiarsi con Pasalic e De Ketelaere dando filo da torcere anche alla miglior difesa del campionato con Olivera, Di Lorenzo, Buongiorno e Rrahmani (LE PAGELLE). Inutile, non si ferma: la calda giornata napoletana lo ha rinvigorito, con una prestazione davvero da applausi di tutta la squadra di Gasperini. Nota di merito per il secondo gol, giunto da dribbling ubriacante di CDK che supera in scioltezza Buongiorno e Olivera sulla fascia destra. E considerando che domenica il Napoli andrà al cospetto di un certo Federico Di Marco, forse è il caso di prendere subito ripetizioni.

L’altalena

Niente paura, amici e amiche: il secondo set point è perso ma il match è ancora in corso. La vetta della classifica è preservata e si arriva a Milano per scontrare i campioni d’Italia in carica dell’Inter, forti della possibilità di due risultati utili su tre. Era preventivabile, così come dichiarato da Conte in conferenza stampa, che l’organizzazione di squadra e il gioco dell’Atalanta avrebbero messo in difficoltà il Napoli ma, paradossalmente, contro i nerazzurri potrebbe essere diverso. In primis, Sommer e compagni hanno il turno Champions infrasettimanale contro l’Arsenal e molti giocatori di mister Inzaghi sono già apparsi stanchi come lo stesso Barella e Thuram. Insomma, il Napoli si gode la sua settimana tipo ma altresì la consapevolezza di dover lavorare ancora: non si è già vinto nulla prima e non si è dei brocchi adesso.

Più dell’amor stesso

Nonostante il bruttissimo ko contro l’Atalanta, alla fine della partita c’è stato un momento davvero molto emozionante. Alcuni si aspettavano dei timidi fischi, forse anche una bordata, così come accaduto spesso lo scorso anno. Ma la situazione è totalmente diversa e un Napoli sempre così appassionato in campo, non lo si può davvero redarguire. Ci può stare un passo falso, ancor di più contro una squadra, che per quanto visto in campo, ha assolutamente meritato la vittoria. Ma la strada è ancora lunga, la vetta è ancora blindata e non si deve mollare neanche di un centimetro per attentare al cammino delle big e proseguire il proprio, di grande crescita. “Più dell’amor stesso: ti amo!” recitava lo striscione della Curva B, per un abbraccio simbolico e sentito tra squadra e tifoseria, rinnovando una passione senza fine, un tifo che non conosce eguali. Così si fa, uniti, verso un unico obiettivo. Intanto alla prossima, con Le Pillole del Campionato del Napoli! 

Alessia Bartiromo
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