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Esclusiva – Francesco Repice: Per il Napoli contano i numeri, il Var è inutile!

Durante la speciale puntata di Natale targata Casa Serie A, prodotta da CasaNapoli.net, Max Viggiani ha ospitato Francesco Repice per una conversazione a tutto tondo sul Napoli, sul calcio italiano e su Antonio Conte.

Una serata ricca di riflessioni e spunti interessanti, con focus su risultati, strategie e dinamiche del pallone nostrano.

Che Napoli hai visto fino a questo momento?
Francesco Repice non ha esitato a sottolineare i numeri impressionanti degli azzurri:

“Il Napoli ha giocato diciassette partite e ha raccolto trentotto punti. Al di là delle chiacchiere e delle critiche, questi sono i fatti.”

Repice ha ricordato come lo scorso anno, nello stesso periodo, il Napoli fosse in grande difficoltà, già fuori dall’Europa League e in crisi di risultati.

Nonostante alcune prestazioni meno brillanti, come il secondo tempo contro il Genoa o la doppia sconfitta con la Lazio, il Napoli si trova a soli due punti dalla capolista Atalanta e mantiene un ritmo da vertice. “Alla fine contano i numeri,” ha ribadito Repice, “e se sei lì a marzo, non puoi certo abbandonare la lotta.”

La filosofia di Conte e il ruolo del Napoli
Repice ha poi parlato del lavoro di Antonio Conte, definendolo il tecnico ideale per un progetto di ricostruzione come quello del Napoli: “Conte è diretto, dice le cose come stanno e trasmette una mentalità vincente.” Ha ricordato episodi emblematici del passato, come le sfuriate di Conte dopo gare apparentemente insignificanti, sottolineando come l’allenatore viva per vincere e non accetti compromessi.

Secondo Repice, il Napoli, eliminato dalle altre competizioni, ha ora l’opportunità di concentrarsi esclusivamente sul campionato.

“Sarebbe un peccato non giocarsela fino in fondo. Se sei a pochi punti dalla vetta a gennaio, perché non crederci?”

Il VAR e la tecnologia: pro e contro
Non poteva mancare un accenno al VAR, argomento sempre caldo. Repice si è espresso con la consueta schiettezza:

“Per me, il VAR è inutile, se non controproducente. Il calcio vive di errori, di emozioni, e questa tecnologia ha tolto spontaneità al gioco.”

Ha citato episodi emblematici e ha criticato il protocollo attuale, definendolo “complicato e poco chiaro”. Secondo lui, il calcio dovrebbe tornare alle sue radici, accettando che arbitri e giocatori possano sbagliare. Angelo Bonfrisco, presente in studio, ha riconosciuto che il VAR ha diviso gli addetti ai lavori, ma ha anche sottolineato come l’accettazione dell’errore sia ormai un problema culturale nel calcio moderno.

Un augurio per il calcio italiano
In chiusura, Max Viggiani ha chiesto a Repice quale fosse il suo augurio per il calcio italiano nel nuovo anno.

“Vorrei che il nostro calcio recuperasse il buonsenso e la passione che lo hanno reso grande. Abbiamo vinto quattro Mondiali e due Europei grazie a una cultura unica, basata sull’intelligenza tattica e sull’emozione. Non perdiamo queste radici per rincorrere modelli che non ci appartengono.”

Con queste parole, Francesco Repice ha chiuso una puntata intensa, regalando spunti di riflessione e ricordando a tutti il valore e la bellezza del calcio italiano.