Longhi: ”Ancelotti? Alla fine è il campo che dice se hai scelto bene o male”
Longhi su Ancelotti: la ricetta magica non c’è, bisogna che l’allenatore metta in campo i giocatori esaltandone le qualità
Bruno Longhi, a Radio Sportiva nel corso delle trasmissione al ‘Microfono Aperto,’ ha parlato -tra l’altro- di Ancelotti, allenatore del Napoli.
Queste le sua parole:
SU BUFFON: Sono basito, è un fulmine a ciel sereno. Il ritorno alla Juve penso sia uno step per un successivo ruolo dirigenziale e non per la Champions. Troppe le squadre in lizza, un successo del genere non si programma.
SU PERIN: Sbagliata la sua scelta di andare alla Juve. Ora la sua cessione non è facilissima perché ha un problema ad una spalla e fino a ottobre non potrà giocare.
SU GIAMPAOLO: Vorrebbe costruire un Milan simil-Samp, ma c’è sempre quel problema di vendere e fare cassa, facendo quadrare i conti economici.
SU BONAVENTURA: Fortissimo, ma sono perplesso perché arrivano voci su un recupero ben lontano dall’essere perfezionato.
SUL PSG: Se non vende Neymar non può spendere più di 30 milioni causa fairplay.
SUL MILAN: Situazione ancora in alto mare. Si fanno tanti nomi, ma se non vende, vista la situazione economico finanziaria, non può comprare. E poi occorre attendere il giudizio dell’Uefa.
SUL TORINO: Per il mercato non ci sono grandi manovre o notizie particolari.
SU BERTOLINI: La Nazionale femminile di ieri mi ha ricordato quella del 1982, battendo l’avversario più forte. Merito della CT che ha attuato questa tattica ad impedire le conclusioni ed il gioco della Cina.
SU DI BIAGIO: E’ andato fuori per colpa di un biscotto e di un regolamento assurdo. La sconfitta con la Polonia ha fatto male a tutti ma il calcio è anche queste cose qui. Parlare di fallimento è eccessivo.
SU ANCELOTTI: Alla fine è il campo che dice se hai scelto bene o male. La ricetta magica non c’è, bisogna che l’allenatore metta in campo i giocatori esaltandone le qualità.
SULL’INTER: Quei giocatori che si sono messi di traverso sono nelle condizioni di non dover più far parte della rosa nella prossima stagione. Gli altri sperano di avere quella chance di essere rivitalizzati da un allenatore come Conte.
SU CONTE: E’ stato ingaggiato da Marotta perché pensa che con lui i giocatori potranno dare quel 20/30% in più, portando l’Inter molto più in alto di quanto è stato nelle ultime stagioni. Conclude Longhi.
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