Umberto Zapelloni ospite in ESCLUSIVA a Casa Serie A
L’intervento di Umberto Zapelloni, ospite in ESCLUSIVA a Casa Serie A e Casa Napoli TV
Il giornalista Umberto Zapelloni è stato ospite nella trasmissione del martedì Casa Serie A e Casa Napoli TV, condotta da Max Viggiani e Lida Sabic. Di seguito i punti salienti del suo intervento durante il programma.
Focus Champions: Atalanta in campo
“C’era da aspettarsi un’annata difficile per l’esordio dell’Atalanta in Champions League. Forse è stato più difficile di quello che i tifosi si auguravano, però può capitare. L’Atalanta è andata in Europa affrontandola come fa per il campionato italiano. Però in Europa la mancanza di esperienza si è fatta sentire, anche se nell’ultima partita abbiamo visto una squadra diversa. Chissà che nella penultima partita di stasera non arrivi anche la vittoria, che potrebbe in un cero modo salvare questo esordio in Europa”.
E’ mai esistito un caso Cristiano Ronaldo o è stato montato da qualcuno?
“Lui ha detto che la colpa è tutta dei giornalisti, ma credo che un caso esista. Perché altrimenti lui non va via dalla partita regalando quel labiale, interpretato soprattutto in Portogallo, verso Sarri. Vedere Cristiano Ronaldo arrabbiato ci sta perché lui vuole sempre giocare ed essere protagonista. Lì si è reso conto che in quella giornata non era in forma. Non ha giocato male pur non stando benissimo, ma lui è uno che le partite vuole giocarle fino in fondo. In quel frangente la Juventus era migliore con Dybala, per cui Sarri ha avuto coraggio nel togliere Ronaldo e nell’inserire Dybala, che ha poi risolto la partita. Il caso è stato chiuso anche grazie alla pausa Nazionali, che ha fatto assorbire un po’ il tutto. Poi Cristiano Ronaldo ha una forma invidiabile ma ha anche la sua età, per cui credo sia normale che non giochi più 70 partite”.
Zapelloni e la riflessione sul VAR
“Ci sono regole troppo complicate. Gli stessi commentatori spesso sono in disaccordo. Domenica c’è chi ha scritto che l’arbitro ha sbagliato a non intervenire sul tocco di mano di Cuadrado perché è stato giudicato involontario. Invece il VAR non poteva intervenire in quella occasione. E’ talmente difficile il protocollo per chi si occupa solo di quello, che poi non dobbiamo meravigliarci se poi il tifoso non lo capisce e pensa che il fischio sia rivolto solo contro la sua squadra”.
Qual è lo stato di salute di Milan ed Inter?
“Il giorno e la notte. Una sta lottando per il campionato, perché è l’unica rimasta in scia della Juventus; L’altra è più vicina alla zona salvezza.
Milan-Napoli è stata una partita tra due squadre malate che pensavano più a non farsi del male. Credo che lì fosse importante non uscire con una sconfitta per nessuna delle due per non accentuare la crisi. Il Milan ha sprazzi di bel gioco ma lì davanti non c’è nessuno che la mette dentro, perché il problema è la mancanza di un uomo-goal. Piatek non è più uscito dalla crisi, sarà la maledizione della maglia numero 9 o altro. All’inizio pareva che Giampaolo l’avesse estraniato dal gioco, ma adesso con Pioli il gioco è cambiato e le occasioni le ha avute, ma non è riuscito a trasformarle. La crisi del Milan è importante. Si è visto qualcosa di buono e l’unica cosa positiva della partita contro il Napoli è Jack Bonaventura, che ha fatto vedere di essere tornato quello prima dell’infortunio.
Dall’altra parte c’è l’Inter che ha trovato goal, gioco e grinta di Conte. Conte è l’allenatore che riesce a trasformare la squadra e a farla rendere al 110%. E’ quello di cui forse aveva bisogno l’Inter. Lui poi è bravissimo a stimolare la società e probabilmente a gennaio arriveranno anche altri acquisti, senza dimenticare che l’anno scorso la rosa è stata rinnovata pesantemente. Poi se vai a paragonare la panchina che hanno a disposizione Conte e Sarri capisci perché Conte si arrabbia. Però l’Inter ha la possibilità di restare lì più a lungo possibile. Non è andata benissimo in Europa e domani sera dovrà cercare di salvarsi. In Italia sta facendo il campionato che ci si aspettava dall’arrivo di Conte”.
L’analisi di Zapelloni su Balotelli
“E’ un ragazzo giovane, che ha fisico ed un ingaggio straordinario. Fa qualcosa che tutti vorrebbero fare perché è quasi solo divertimento ma lo vedi quasi sempre arrabbiato. Sarà colpa dei soliti che gli fanno buu e quelli lasciamoli stare. Sarà colpa dell’allenatore o del presidente che non ti capiscono, però alla fine ne ha provate di situazioni. Ha avuto qualche sprazzo ma non è mai andato oltre i 2-3 mesi. L’ultimo grande Balotelli è quello in maglia azzurra, in quell’Europeo in cui aveva fatto cose straordinarie. Si pensava che la sua città natale e la vicinanza ai suoi genitori potessero garantirgli un ambiente sereno. Forse gli USA, lontani da tutte le televisioni, potrebbero dargli l’opportunità di divertirsi. Credo che per la Nazionale purtroppo sia perso e dispiace perché aveva un talento straordinario”.
L’iniziativa che porta a “Rosso Ferrari”
“Ci siamo buttati insieme al mio amico Luca Dal Monte in questa esperienza nuova perché abbiamo fatto un podcast, che è un nuovo modo di raccontare le storie. Sono 10 puntate in cui io e lui dialoghiamo sulla storia della Ferrari. La scuderia compie quest’anno 90 anni, ma sentendo molti protagonisti come Elkann, Montezemolo, Jean Todt, Piero Ferrari. Poi per tanti anni ho fatto l’inviato per la Formula 1 e avevo un sacco di registrazioni di Michael Shumacher e di piloti incontrati all’epoca sulle piste. Viene raccontata la Ferrari in su quello che è il fenomeno sportivo ma anche sull’azienda Ferrari. E’ un po’ come seguire la Nazionale di calcio. Quando c’è un gran premio credo che il 70% degli italiani tifino Ferrari, che unisce da Nord a Sud“.
Gli eventi a Napoli delle ultime settimane sono adatti ad una squadra di primo livello?
“Assolutamente no. Ancelotti nella sua carriera ha sempre dimostrato di saper gestire bene uno spogliatoio e di avere sempre degli ottimi rapporti con la società. Forse quello che è mancato a questo Napoli è un cuscinetto tra allenatore e società. Ancelotti al Milan aveva tra sé e Berlusconi un certo Adriano Galliani, che aveva fatto la fortuna di quel Milan. Adesso avere una persona che faccia da intermediario con De Laurentiis credo possa servire molto in una situazione come questa. Credo si sia perso un po’ il valore dello spogliatoio con la perdita di Hamsik. La partita di domani non è decisiva ai fini della coppa, ma se perdi male a Liverpool si rischia veramente di fare la fine del Titanic”.
Ancelotti arriverà a fine stagione?
“Lo vedremo da qui a Natale. Il fatto che lui non se la sia sentita di fare il duro con i giocatori ha lasciato intendere che lui non ha completamente in mano questa squadra. Perché altrimenti cerchi di importi e non vai contro la società”.
Si è sbagliato nel non capire che a Napoli alcuni giocatori avevano dato il massimo in sede di mercato? L’ultimo flash di Zapelloni
“Sono stati sbagliati i tempi. Magari alcuni giocatori bisognava darli via la scorsa estate. Lì qualche problema c’è stato, secondo me dettato dal fatto che comunque De Laurentiis vuole fare tutto lui. Avendo tanti impegni è possibile che sfugga qualcosa nella gestione della società. E’ un peccato perché il giocattolo Napoli aveva funzionato, arrivando tra le prime squadre in Italia. Obiettivamente è mancata la ciliegina perché due anni fa avrebbe potuto vincere lo scudetto”.
Nato e cresciuto nella periferia est di Napoli, da sempre tifoso ed appassionato
Vive in Trentino, dove si è formato e lavora come Infermiere