Il Campionato del Napoli dalla A alla Z – Impresa del Lecce al San Paolo tra legni, polemiche ed un finale al cardiopalma
Il Campionato del Napoli dalla A alla Z torna a vestirsi di un amaro lunedƬ che pensavamo proprio aver ormai lasciato nel nostro passato. Come il peggiore degli ex, ecco che torna inesorabile a rifare capolino nella vita dei tifosi azzurri, costretti a fare i conti con un altro ko interno inaspettato
Un Lecce da applausi infatti espugna il San Paolo in una gara che in avvio lasciava ben sperare in quanto ad occasioni create ed intensitĆ . Non mancano le polemiche inoltre tra rigori non concessi e Var incredibilmente non chiamato in causa, in un finale come al solito al cardiopalma. Tutti i dettagli di Napoli-Lecce e della settimana azzurra in questo nuovo appuntamento del Campionato del Napoli dalla A alla Z!
A come Al cardiopalma
Napoli-Lecce poteva essere mai una partita tranquilla, ordinaria e propiziare un lunedƬ di serenitĆ ? Ma assolutamente no, cari amici del Campionato del Napoli dalla A alla Z, non ne avevamo dubbi! Se giĆ il primo tempo ĆØ stato abbastanza movimentato con il vantaggio dei pugliesi, la ripresa ĆØ stata tutt’altro che noiosa, in particolare il finale: botta e risposta Mancosu-Callejon e forcing finale che perĆ² non ĆØ servito a nulla. Flebo di camomilla, grazie.
B come Biglietti
E'(ra) tornato l’entusiasmo in quel di Fuorigrotta: non solo un’ottima cornice di pubblico nell’appuntamento della domenica alle 15 contro il Lecce con tante famiglie che hanno affollato gli spalti del San Paolo ma soprattutto una vera e propria corsa al biglietto per il prossimo big match di Champions contro il Barcellona. File sin dalle prime ore dell’alba per accaparrarsi l’imperdibile tagliando, per una serata sicuramente indimenticabile per chi avrĆ la fortuna di presenziare (LEGGI I DETTAGLI). Qualcuno verso le 17 di ieri avrĆ sicuramente pensato: “Ma chi me l’ha fatto fare!” ma vi assicuriamo che, al di lĆ del risultato sarĆ una notte magica. Soddisfatti o rimborsati.
C come Chiarimento
Ha vestito la maglia azzurra dopo infinite sessioni di mercato nelle quali mancava sempre qualcosa: l’accordo per i diritti d’immagine, le penne, i contratti e persino la voglia forse di forzare qualcosa che puntualmente andava storto. Questa volta nella maniera piĆ¹ semplice e veloce possibile, Matteo Politano ha scelto il Napoli e Gattuso ha deciso di dargli subito fiducia contro il Lecce. In settimana perĆ², il doveroso chiarimento: “Non ho mai detto no al Napoli e sono felice di essere qui, ĆØ sempre stata una piazza di mio gradimento. Quell’anno col Sassuolo c’erano dei problemi di documenti con Carnevali che non sto neanche qui a sottolineare. Sono contento di essere arrivato due anni dopo”Ā (LEGGI LE SUE PAROLE). Ed anche noi, finalmente!
D come Diktat
E’ ormai tra i paladini della causa azzurra, tra coloro che ci mettono sempre la faccia, tra gli imprescindibili tra i titolarissimi. Si tratta di Mario Rui, che nel post gara contro il Lecce ha detto la sua, per una ricetta molto chiara ai piĆ¹: “Per essere una squadra forte bisogna acquisire continuitĆ , serve equilibrio e soliditĆ . Lavoriamo tanto per evitare questi alti e bassi ma evidentemente dobbiamo farlo ancora di piĆ¹” (LEGGI LE SUE PAROLE). Analisi che non fa una piega ma come sempre, parola sempre e solo al campo per i bilanci reali. Per oggi perĆ², bocciati.
E come Emozioni
Tu chiamale se vuoi…emozioni. Non quelle dei tifosi salentini in visita al San Paolo bensƬ quelle di un sogno realizzato, di una bellissima favola che trova il suo lieto fine proprio nel calcio ed in quell’azzurro che si confonde tra cielo e mare all’ombra del Vesuvio. Il perchĆØ si chiami Diego ormai lo sappiamo tutti, come cosƬ la voglia e la gioia di vestire la casacca del Napoli, squadra che la sua famiglia ha sempre tifato. Eppure papĆ Demme ci mette il carico con delle parole intrise di amore: “Diego era tornato da una vacanza e mi disse: sai, vado alĀ Napoli. Si stava realizzando un suo sogno e un poā anche il nostro. Poi ha aggiunto: lo sai che quando apro la finestra devo vedere il sole. Lui ha sempre voluto giocare inĀ Serie A e a Napoli ha realizzato nel migliore dei modi questo desiderio”. Lacrime.
F come Fake News
Mantenetevi forte, cari amici del Campionato del Napoli dalla A alla Z. Ne abbiamo lette parecchie negli ultimi giorni sul conto del Napoli. Altrettante su Sarri e la Juve ma queste ahimĆØ, in molti casi erano vere. La notizia alquanto bufalina piĆ¹ fantasiosa ĆØ stata sicuramente la seguente: dalla Spagna dicono che Dries Mertens si sarebbe accordato proprio con il club bianconero per la prossima stagione, fortemente sognante nel riabbracciare il tecnico ex Napoli (LEGGI I DETTAGLI). Un incubo in poche righe che perĆ², per fortuna, non trova alcun riscontro, anzi. Insomma cari amici iberici, forse sarebbe proprio il caso di diminuire un po’ la Sangria durante le ore dei pasti, eh.
G come Gara trappola
E non dite che non vi avesse avvisato. Ringhio Gattuso alla vigilia del match del San Paolo l’aveva detto: contro il Lecce ĆØ una gara trappola. Guai a crederci troppo anche se, per chi sviscera quotidianamente o almeno in ogni weekend la serie A, qualche avvisaglia prepotente c’era giĆ stata. “Domani ĆØ una partita trappola, non sono frasi fatte. Se domani non giochiamo come fatto con Lazio e Juve ĆØ dura. Se il Lecce ci comincia a palleggiare in faccia, come fa spesso agli avversari, sarĆ una gara molto difficile” (LEGGI LE SUE PAROLE IN CONFERENZA). Aspettiamo anche qualche altra dritta sul futuro. Oracolo Gattuso.Ā
H come Highlander
Per un allenatore che mette in guardia la sua squadra, un altro aveva giĆ messo le mani davanti prima ancora di sbarcare all’ombra del Vesuvio. E’ Fabio Liverani, che con immensa umiltĆ aveva mantenuto in conferenza stampa alla vigilia un profilo molto basso: “Per noi ĆØ quasi impossibile vincere contro il Napoli ma sarĆ fantastico giocare in uno degli stadi piĆ¹ importanti” aveva dichiarato (LEGGI QUI) ed infatti ĆØ proprio il “quasi” a fare la differenza. Stadio espugnato, vittoria ed il sapore dolce di tre pasticciotti leccesi rifilati agli avversari e da ricordare nel viaggio di ritorno.
I come Inter
Ahiaaaa, le dolenti note. Come se poi ce ne fossero di piĆ¹ dolci. Neanche il tempo di goderci questo nuovo appuntamento con il Campionato del Napoli dalla A alla Z ed ecco che tra 48 ore si scende nuovamente in campo, contro l’ennesima peggiore avversaria del momento. E’ la semifinale di andata di Coppa Italia a San Siro proprio contro l’Inter, reduce dalla vittoria storica in rimonta nel derby contro il Milan. Non solo galvanizzata dal risultato ma anche in testa alla classifica in condominio con la Juve e praticamente in formissima. Iniziamo a pregare e soprattutto a sguinzagliare amuleti, cornicielli, sale grosso… e le solite camomille, vĆ !
L come Legni
PiĆ¹ irriverente del giĆ discussissimo Festival di Sanremo, piĆ¹ famoso persino del Coachella, al San Paolo va di scena il consueto ed ammaliante festival dei legni. Una saga senza fine, cosƬ come la sfortuna che ormai si diverte fin troppo ad irridere i partenopei nei momenti giĆ difficili. Della spiccata miopia dell’arbitro Giua ne parleremo a breve, ora vogliamo soffermarci sui migliori amici del team azzurrissimo, i legni. Che siano esterni, interni, traversa o persino la panchina, i giocatori del Napoli li colgono costantemente in pieno detenendone persino un assurdo record. Trema ancora quello trovato da Insigne, che avrebbe meritato sicuramente miglior sorte. E come dicono gli spagnoli, tocamos madera para dar suerte, vĆ , che fa sempre bene.
M come Malumore
Qualche letterina fa avevamo proprio parlato del ritorno d’entusiasmo allo stadio San Paolo. Biglietti presi d’assalto per il big match contro il Barcellona, ottime presenze per le gare interne degli azzurri ed un idillio che sembrava assolutamente recuperato tra tifoseria e squadra. Beh, tutto ciĆ² che subito una frenata brusca ed improvvisa nel pomeriggio dell’ennesima domenica amara e che invece sulla carta aveva tutti i crismi per diventare esplosiva. Primo tempo che vede giĆ il Lecce in vantaggio con due botta e risposta nella ripresa e il harakiri finale. Al termine della gara infatti, si sono sollevati fischi di contestazione e delusione allāindirizzo della squadra di Gattuso che non riesce a risollevarsi definitivamente dalla crisi (LEGGI I DETTAGLI). Fischi d’amore ancora tradito, pronti a trasformarsi quanto prima in scroscianti applausi. Almeno speriamo.
N come Nel segno della M
Gol di Milik, assist di Mertens ed eurogol su punizione di Marco Mancosu: insomma, Napoli-Lecce ĆØ stata in gran parte proprio nel segno della M. Tra luci ed ombre, alti e bassi, tinte diverse dello stesso quadro fatto di sorrisi e paure, ĆØ proprio questa lettera che ha attirato su di sĆØ l’attenzione nell’odierno Campionato del Napoli dalla A alla Z. L’assist del belga piĆ¹ partenopeo che ci sia per Arek aveva illuso i tifosi che forse la partita si fosse rimessa sui binari giusti: a spezzare ogni sogno ancora Lapadula fino all’eurogol di Mancosu che conosco bene e del quale avevo giĆ certezza di una super prestazione con rete. M…ale male.
O come Onnivoro
Onnivoro, dicesi di animale che a differenza del carnivoro e dell’erbivoro si nutre di alimenti di origine sia animale sia vegetale. In senso figurato, una persona portata a non fare alcuna distinzione sul piano dei gusti, delle idee, delle scelte. Insomma, che incanala tutto in maniera positiva e lo convoglia per un fine che possa tornare utile. SƬ, mi riferisco proprio a Gianluca Lapadula che ha divorato ogni filo d’erba, ogni possibilitĆ di riscatto, ogni granello di brace per far di un solo boccone un ciuccio ancora troppo impaurito alla prima difficoltĆ . Giusti i complimenti dei compagni e del mister: “Si esalta nelle battaglie,Ā ĆØ generoso, ha fame. In una squadra come la nostra ĆØ fondamentale” (LEGGI QUI LE PAROLE). PerchĆØ dalla gran voglia di emergere di questi professionisti, c’ĆØ solo da imparare.
P come Psicologo
Ce ne vuole uno bravo per curare questo Napoli, insieme ai tifosi in psicoanalisi. I traumi degli scorsi mesi sono ancora ferite aperte sulle quali ogni tanto passa qualcuno a buttarci del sale. Con annesso ghigno di scherno, giusto per aumentare la sofferenza. Il primo medico dell’anima azzurra ĆØ proprio Gattuso, che in questo mese abbondante all’ombra del Vesuvio ha cercato di donare nuova linfa ai suoi, rinnovate certezze e numerosi stimoli. In gran parte ci ĆØ riuscito ed ĆØ giĆ stato un miracolo considerando i tempi stretti: qualche scivolata perĆ² resta ed ecco che bisogna subito correre ai ripari. Forza Ringhio, non mollare: lettino e taccuino per confessare tutti prima che Lukaku e soci diventino incubi reali.
Q come Quesito
Domanda da un milione di dollari che giro a voi cari amici del Campionato del Napoli dalla A alla Z e che riassumerĆ² in una semplicissima parola: perchĆØ? Eh sƬ, me lo chiedo ancora. PerchĆØ l’arbitro Giua (che ancora ho difficoltĆ a memorizzare ndr) non abbia voluto andare al Var per rivedere il fallo da rigore su Milik. Una presa di posizione che i direttori di gara non dovrebbero mai avere solo per principio, silent check a parte ma il labiale verso il polacco sembra quasi a mmĆ² di sfida. Un tuffo carpiato? Eh no, caro Giua, questa volta mi appello alla miopia e sai cosa proprio mi dispiace? Che hai fatto arrabbiare Giuntoli. Duro e lecito il suo sfogo nel post gara (LEGGI QUI LE PAROLE DEL DIESSE) per un’analisi che non vuole diventare un alibi ma sana voglia di comprendere delle regole che non saranno mai chiare. Insomma, anche ieri mai una Giua.Ā
R come Richiesta
Lo ha chiamato a gran voce, parlando con Gattuso, osservando gli allenamenti al Centro Tecnico di Castel Volturno e raccogliendo anche i millemila messaggi quasi rabbiosi sui social da parte di tanti messicani. Parliamo del presidentissimo De Laurentiis che avrebbe proposto e suggerito al tecnico partenopeo ad un maggiore minutaggio per Hirving Lozano (LEGGI I DETTAGLI). Certo che possa dare manforte al momento del Napoli, il massimo dirigente ĆØ stato “accontentato” anche ieri al San Paolo al 76′. Messicani ancora contenti a metĆ e che divulgano subito l’hashtag #FueraGattuso. Ma che cattivelli.Ā
S come Social
Non poteva mancare in questo appuntamento del Campionato del Napoli dalla A alla Z anche la parentesi social. In settimana infatti, ci hanno fatto compagnia i video piĆ¹ irriverenti della truppa azzurra che ĆØ sbarcata su Tik Tok. Se siete nati prima del 1984 e non avete assolutamente idea di cosa sia questa nuovissima App, andate subito ad informarvi. Vi posso perĆ² spoilerare che seguendo il profilo del Napoli troverete i migliori momenti musicali di Insigne, Mertens e soci…assolutamente tutti da ridere e da non perdere! Tommaso Starace docet.
T come Tutti
Vi svelo che questa ĆØ la lettera odierna che preferisco poichĆØ dice una grandissima veritĆ . A farsene portavoce ĆØ il capitano Lorenzo Insigne, che in un’intervista della scorsa settimana ĆØ tornato sulla Champions e del post gara al San Paolo contro il Salisburgo, dove iniziĆ² il famoso ammutinamento che scaturƬ tutti i problemi degli azzurri. “Contro il Salisburgo siamo usciti con un pareggio che ĆØ servito a tanto. Cāera perĆ² tanta amarezza e delusione dopo la partita perchĆ© volevamo passare il turno con due giornate dāanticipo e non ci siamo riusciti. Poi nel dopo partita ĆØ successo un poā di casino che si poteva evitare. Un poā colpa di tutti, perĆ² ora non bisogna pensare al passato. La cosa importante ĆØ che siamo rimasti compatti e uniti” (LEGGI LE SUE PAROLE). Mea culpa doveroso, apprezziamo la schiettezza. Forza capitĆ !
U come Un po’ contrariato
E’ un fiume in piena nel post gara contro il Lecce mister Gennaro Gattuso che come sempre non le manda a dire, regalando tanti spunti per i colleghi giornalisti. “Siamo stati fragili, ho visto i miei giocatori passivi che non riuscivano a chiudere, la squadra ha fatto fatica ad aiutarsi. Per come ĆØ andata la partita non rifarei le stesse scelte” (LEGGI LE PAROLE IN CONFERENZA). Chapeau come sempre ma adesso, ancora una volta, tocca a te lavorarci, in primis sulle combinazioni tra difesa e centrocampo.
V come Vortice
Siamo ormai quasi al termine del nostro cammino odierno in questo Campionato del Napoli dalla A alla Z e voglio lasciarvi con una dose in piĆ¹ di ansia. Da mercoledƬ infatti, si aprirĆ un periodo molto intenso per Callejon e compagni che vedrĆ numerosi big match nell’arco di pochi giorni. Iniziamo dopodomani con la semifinale di andata di Coppa Italia a San Siro contro l’Inter e no, non metto il dito nella piaga ma solo perchĆØ giĆ ne abbiamo parlato poco fa. Poi, domenica prossima si vola a Cagliari per un’altra delicatissima trasferta. Come se non bastasse, venerdƬ 21 ĆØ tempo di anticipo contro il Brescia, ancora fuori casa. Il clue sarĆ perĆ² martedƬ 25 febbraio per Napoli-Barcellona. E mi fermo qui che la tachicardia ĆØ giĆ iniziata. SOS.
Z come Zaino in spalla
… E pedalare, soprattutto ritrovarsi senza scuse. I figli neonati? Aspetteranno. Le influenze? Si debelleranno. Le paure? Si assottiglieranno, davanti alla voglia di riprendere la propria corsa senza passi falsi. E’ vero, la zona Champions si ĆØ ancora allontanata ma il campionato ĆØ lungo e puĆ² riservare tante sorprese. C’ĆØ ancora la Coppa, un piazzamento europeo piĆ¹ che alla portata e tante sfide da affrontare. C’ĆØ da trasformare i nuovi fischi in applausi, da costruire tante notti indimenticabili proprio al San Paolo. Chi si ferma ĆØ perduto e contro il Lecce ĆØ stato solo un rallentamento. Andale!
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Testarda, imprevedibile, caparbia e passionale. Con la “testa nel pallone” ed i piedi in uno stadio.