Barcellona: che caos! Ecco cos’è successo dentro al club
Caos Barcellona: incredibile i senatori contro la società
Caos Barcellona o Barcellona nel caos. Certo tutto gioca a favore del Napoli. Incredibile, a dirsi, ironia del destino: tre mesi fa erano gli azzurri nel caos. Oggi lo sono i blaugrana. D’altronde nell’epoca di oggi i social non sono più un gioco. Non solo le aziende monitorano i dipendenti. Non è una novità. Da oggi sappiamo che lo fanno anche le società calcistiche.
E’ quello che è emerso da casa blaugrana, dove da domenica, è scoppiata una tempesta mediatica. Tutto nasce, come riportato dal Corriere dello sport di oggi, domenica sera. Nel corso della trasmissione “El Larguero” (emittente spagnola Cadena Ser) si scopre che il Barcellona aveva degli accordi con l’impresa I3 Ventures. Che tipo di accordo? Secondo le voci trapelate il club catalano aveva un accordo con la suddetta società per seguire i profili social dei giocatori “ingombranti” e per agire nel screditarli. Quindi, per fare questo, la I3 Ventures, avrebbe creato account fake account per far sfigurare pubblicamente alcuni giocatori scomodi dei blaugrana. Fra i nomi degli intoccabili anche Leo Messi e la compagna Antonela Roccuzzo. Ma non mancano anche capostipiti come Xavi, Gaurdiola e il centrale Piquè.
La cifra versata ammonta a un milione di euro.
Caos Barcellona: Bartomeu smentisce le voci
Chiaro che, di fronte a un marasma mediatico, subito il presidente Josep Maria Bartomeu ha subit preso le distanze da illazioni e rischi di scandali. La sua dichiarazione pubblica suona così: “Il Barcellona non ha mai ingaggiato alcuna società per screditare giocatori, ex giocatori, politici, dirigenti, presidenti o ex presidenti. E’ assolutamente falso“. E ha fatto seguire ancora un’altra dichiarazione: “Ci difenderemo in tutte le sedi da chi ci accusa di dedicarci a queste pratiche. Ripeto, è falso che il Barcellona abbia ingaggiato qualcuno per screditare altre persone“. Bartomeu ha confermato che a fine 2017 c’è stato un contratto con la I3 Ventures “ma per monitorare le reti social come fanno la gran parte dei club. Davanti alla conferma che commenti dispregiativi sono partiti dagli account legati a una delle società a cui ci siamo rivolti, ho già dato personalmente istruzioni per rescindere il contratto con la suddetta società“.
Resta il fatto che l’aria in casa Barca s’è fatta bella calda. Infatti il presidente s’è subito riunito con Messi & co. per chiarire e per cercare di far capire le buone intenzioni della società stessa. Missione riuscita a metà. Alcuni nono sono affatto convinti e non hanno gradito questa specie di spionaggio virtuale. E lo scontro su twitter è subito arrivato al dunque. Piquè risponde al giornalista di Barca TV che così si era espresso: “Conosco l’ambiente del Barça e il carattere dei soci, fortunatamente sempre meno manipolabili e più intelligenti, sanno identificare perfettamente chi vuole arrivare al club per utilizzarlo per i suoi interessi mediatici, politici, ed economici“. Cinico il pluricampione: “Marionetta”.
Intanto il ribaltone ha portato subito conseguenze. Notizia di oggi il direttore finanziario del club, Monserrat Fons, ha dato le dimissioni.
Il presidente ha convocato la commissione dei delegati in seduta stante per prendere decisioni importanti. Per cui si attendono importanti novità.
Verso Napoli-Barcellona: una situazione che agevola gli azzurri?
Cosa accadrà esattamente non è dato saperlo. Resta il fatto che la ditriba pubblica di cui s’è reso protagonista Piquè è già sulla bocca di tutti. Di fronte a tuttio questo, si comprende perché da qualche giorno circolano sui giornali voci di mercato, altroché impensabili. Mister 6 palloni d’oro, neanche a dirlo Lionel Messi, potrebbe lasciare il Barca. Fra le voci, che oltremodo fanno sognare i napoletani, c’è protagonista anche la società di De Laurentiis. Fantamercato. Probabilmente. Ma intanto i ragazzi di Gattuso di fronte a un Barca, che stanzia ne caos, possono sperare di fare davvero il colpaccio. Almeno, per una notte: quella del 25 febbraio.
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