La Curva A si dissocia dalle voci dei social: Gli Ultras hanno una loro identità, non ci servono i like!
Viviamo nel secolo dei “Social”, un mondo virtuale dove la conoscenza viaggia veloce, dove c’è chi farebbe qualunque cosa per un like. Chiunque, ma non la Curva A!
I tifosi della Curva A si sono opposti al Presidente De Laurentiis ed agli organi di polizia per l’imposizione e l’utilizzo del Regolamento d’Uso.
Hanno cercato e trovato a fatica un accordo per poter tornare a tifare la squadra del cuore nello stadio di casa. Il San Paolo, dove prende vita la magia azzurra. Dopo mesi di sciopero del tifo, messo in atto esclusivamente per non vedere calpestati i propri diritti di tifosi appassionati.
Oggi però si trovano nella condizione di doversi difendere anche da altri attacchi. Oggi scoprono che la diffusione a mezzo social delle proprie idee, ha anche dei lati negativi: si può essere travisati.
Accade dunque che la battaglia della Curva A sia stata manipolata e sfruttata da chi dei social ne ha fatto una professione.
Personaggi che per accaparrarsi una manciata di visualizzazioni e qualche like non hanno esitato a mettere in circolazione false notizie. Rendendo difficile una situazione già critica.
Essere famosi sui social equivale ad essere ricchi a Monopoly, ma evidentemente covano interessi poco chiari da cui la Curva A ha deciso di dissociarsi
COMUNICATO CURVA A.
Dopo l’ennesima notizia comparsa su diversi quotidiani in cui si riportava che la Curva A effettuava, domenica 09.02.2020, una protesta contro il caro biglietti per la partita di Champion’s contro il Barcellona, teniamo a precisare che tale notizia è priva di qualsiasi fondamento.
Viaggiamo da decenni in giro per l’Italia e l’Europa, consapevoli dei costi di tutti i biglietti finora sempre e puntualmente pagati. Senza tralasciare l’oscenità di stabilire un prezzo di 70 euro per un settore popolare, sarebbe però al tempo stesso ipocrita da parte nostra recriminarlo per un ottavo di Champion’s contro il Barcellona.
I motivi che ci hanno spinto, il giorno 09.02.2020, a rimuovere striscioni e bandiere, sono motivi che appartengono solo ed esclusivamente a noi Ultras. E solo ed esclusivamente a noi devono riguardare ed interessare.
Peccato che qualcuno ne faccia usi impropri sui social rendendo partecipe anche chi non lo è affatto. Che dà fiato alla bocca di chi non ha idea di cosa vuol dire essere Ultras. E che vuole parlare in virtù dei soliti luoghi comuni o per accaparrare qualche like di approvazione.
? Ultras Curva A ?
Esiste una protesta contro il caro biglietti, ma non appartiene a questa frangia di tifosi. Altri gruppi organizzati hanno le loro rispettabilissime ragioni. Su cui nessuno ha il diritto di sindacare.
Ma allo stesso tempo, i tifosi della Curva A vogliono essere lasciati liberi di gestire la propria protesta. Va bene simpatizzare, ma occorre capire che quando si parla di gruppi organizzati non si indicano tutti i tifosi.
Hanno una propria identità, ideale e filosofia frutto di una storia personale e di gruppo maturata nel tempo.