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Il Mattino- Contro il Barcellona il centrocampo ha funzionato e i centrali di difesa sono stati perfetti

Barcellona napoli

Per la gara di Champions League, Napoli-Barcellona, “Il Mattino” elargisce voti altissimi, per la partita disputata dagli azzurri

Per la gara di Champions League, Napoli-Barcellona, “Il Mattino” elargisce voti altissimi, per la partita disputata dagli azzurri

L’edizione odierna del quotidiano napoletano, elargisce voti molto alti a quasi tutti gli azzurri. Il portiere Ospina, premiato con un 6,5 in pagella perché molto attento, fa partire l’azione dalle retrovie e costruisce. Incolpevole sul gol di Griezmann.

La difesa ha avuto una sfilza di 7. Di Lorenzo, straordinario in fase di contenimento (e di fronte non c’erano giocatori qualunque), così come in fase di impostazione. Passando per i due centrali, Maksimovic e Manolas (il greco stava regalando un bis del gol segnato contro i blaugrana, quando aveva la maglia giallorossa nel 2018) che non hanno fatto sentire l’assenza di un certo Koulibaly. Mario Rui, infine, è stato premiato come gladiatore: ha lottato su ogni pallone e provocato il cileno Vidal fino all’inverosimile, fino a farlo espellere con una doppia ammonizione (un pò ingenua).

A centrocampo Zielinski è salito sugli scudi, meritandosi un bel 7,5 perché è stato fondamentale. Ha rubato palla a Firpo, iniziato ed ispirato l’azione che porta al vantaggio del Napoli. Giocate a tutto campo e strappi fenomenali. Nella ripresa è stato fondamentale nella fase difensiva, quando la squadra si difendeva con un 4-5-1. Fabian e Demme, hanno avuto, entrambi, un 6,5: l’italo tedesco è stato inesauribile a tutto campo. Testa e geometrie, prima di lasciare spazio ad Allan, nei minuti finali. Il brasiliano, premiato con un 6: è stato molto generoso, impegnandosi molto in cabina di regia, purtuttavia non andando oltre il compitino assegnatogli.

Lo spagnolo, invece, come sempre è stato preziosissimo. Una partenza in sordina, quasi da “Alice nel Paese delle Meraviglie”, creando blocchi sulla destra. Poi è venuto fuori alla distanza mandando in affanno e in grande difficoltà Rakitic.

In attacco, il capitano Insigne premiato con un bel 7 in pagella: il numero 24 sentiva molto la partita e, alla fine se ne esce con la maglia del più atteso: Leo Messi. Mette dedizione, impegno, quantità e qualità. Preso con le cattive, riceve un sacco di botte, e finisce, quasi, con una gamba sola. Mertens becca il voto più alto, un 7,5 più che meritato: il belga è trascinatore e leader della squadra. Si inventa un gol capolavoro. Riesce a fare da collante nel 4-3-3, e applica tanta dedizione anche durante la fase difensiva. Prima che Busquets lo mandi al tappeto con un calcio mirato (stop di 10 giorni per l’attaccante belga).

Nella ripresa Mertens, dopo la botta, è costretto a lasciare il posto a Milik, che prende un 6,5 in pagella: riesce ad entrare (quasi a freddo) subito in partita, regalando a Callejon un assist che lo mette da solo davanti a Ter Stegen. Lo spagnolo Callejon disputa una ottima partita, fornendo, come suo solito, una ottima prestazione: corre su e giù per la fascia, riuscendo a raccordare i vari reparti e coprendo perfettamente entrambe le fasi di gioco. Unico neo è che si lascia ipnotizzare dal portiere del Barcellona a tu per tu.

Politano, invece, si prende un 5,5: subentra allo spagnolo ma non è felice nelle scelte. In almeno due occasioni avrebbe potuto servire i compagni meglio piazzati e, invece, prova egoisticamente a tirare. Sbaglia i tempi in almeno due ripartenze. Nonostante le squadre non siano compatte, lui non incide.

Il tecnico Gattuso premiato un un bel 7 in pagella: ha preparato una gara tatticamente perfetta, anzi favolosa. Su Messi non c’è una vera e propria gabbia, eppure non ci sono varchi o corridoi che possano lasciare campo aperto all’attaccante blaugrana. Arriva solo un piccolo errore, ma non c’è da piangersi addosso.

 

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