Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio “Siamo di fronte ad una situazione senza precedenti”
Il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha parlato ai microfoni di La7 dell’emergenza Coronavirus in Italia
Queste le parole di Luigi Di Maio,Ā Ministro degli Esteri.Ā “Noi siamo di fronte a una situazione senza precedenti, non solo per quanto accade colĀ Coronavirus. Noi nel mondo abbiamo 5 milioni di persone col passaporto italiano e una parte di queste vuole rientrare. Rientrano da tutti i paesi del mondo e la prima cosa da dire, a chi rientra, ĆØ di stare in auto-quarantena. Chi non lo fa ĆØ passibile di denuncia penale ma anche di carcere. Quarantena vuol dire a casa e isolato rispetto al resto della famiglia. Non bisogna prendere con superficialitĆ questa quarantena, perchĆ© magari si rientra da paesi dove tutto ĆØ ancora aperto e il Coronavirus lo stanno affrontando con fatalismo impressionante. Chi rientra deve stare ancora piĆ¹ attento”.
Cosa succederĆ con gli stranieri?Ā “Su questo bisognerĆ fidarci alla comunitĆ scientifica, speriamo di uscire il prima possibile da questa crisi. Oggi aĀ WuhanĀ c’ĆØ l’86% dei guariti e un solo nuovo contagio. Esiste la luce in fondo al tunnel e la Cina ci ha mandato tre equipe mediche specializzate per dare aiuto e consigli ai nostri medici. Detto ciĆ², gli altri paesi nel mondo hanno chiuso voli e frontiere e su questo ci affideremo alla comunitĆ scientifica. Le merci continueranno sempre a viaggiare, perchĆ© le nostre aziende devono continuare a lavorare. E faccio un appello: in questi giorni compriamo made in Italy, ĆØ importante per le nostre aziende”.
Aiuto per chi vuole rientrare?Ā “C’ĆØ chi vive da tanti anni e con residenza in un altro paese nel mondo, poi ci sono gli studenti, chi ĆØ andato all’estero per lavoro fuori e i turisti. Io l’appello che voglio fare ĆØ questo: siamo di fronte a una situazione senza precedenti, allaĀ FarnesinaĀ arrivano migliaia di telefonate e dobbiamo utilizzare con responsabilitĆ questi canali. La prioritĆ ĆØ far rientrare gli Erasmus e chi ĆØ momentaneamente fuori dal paese, mentre a chi ĆØ all’estero da tanti anni chiedo di seguire le stesse regole che si seguono in Italia”.