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CorSport:“Il Napoli non molla: De Laurentiis vuole finire la stagione”

Mercato Napoli

ll piano pensato da De Laurentiis: vanno giocate tutte le partite rimaste in sospeso, anche a porte chiuse. Con il netto rifiuto dei playoff.

Ecco quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport 
Il Napoli e De Laurentiis vogliono  concludere la stagione: è deciso a portare il campionato all’ultima giornata e la Coppa Italia alla finale, fino in fondo.
E se fosse necessario non avrebbe alcun problema a prolungare il calendario fino all’autunno inoltrato o magari a ridosso dell’inverno.

No, nessuna remora a riguardo: l’importante è archiviare la stagione con tutti i crismi, e dunque con i vincitori e l’elenco dei qualificati alle coppe europee come da responso regolare del campo e dei calendari, a costo di superare anche l’estate.
La posizione del club azzurro è questa, ma sia chiaro: perché se è vero che De Laurentiis ha spiegato in Lega a chiare lettere di puntare a ricominciare la stagione dal punto in cui è stata interrotta, allo stesso tempo ha precisato che il progetto non prescinde e non prescinderà mai dalla tutela del diritto alla salute: dalla sicurezza degli atleti, degli impiegati e degli operatori del mondo del calcio, nonché degli sportivi tutti. Del pubblico.

Ovvero: la ripresa delle attività calcistiche dovrà coincidere esclusivamente con la fi ne dell’emergenza legata alla pandemia di Covid-19, in conformità con i decreti istituzionali, e le partite dovranno essere giocate comunque a porte chiuse.

LE MEZZE STAGIONI.

E allora, il piano di De Laurentiis.

Il piano del Napoli: arrivare fino alla fine giocandole tutte. Chiudere il campionato di Serie A, sospeso alla ventiseiesima giornata, e il percorso della Coppa Italia, bloccata dopo le semifinali d’andata (azzurri coinvolti direttamente e in vantaggio con l’Inter dopo l’andata, vinta per 1-0 a Milano).

L’ipotesi di una mezza stagione, di una maratona sospesa prima del taglio del traguardo, proprio non va a genio; e sebbene il tempo scorra e la curva dei contagi e dei decessi per coronavirus sia difficilmente gestibile, nonché prevedibile.

tutto sommato secondo De Laurentiis il calcio non dovrebbe porsi eccessivamente l’assillo del tempo.

Dell’estate, di agosto, come termine ultimo per chiudere i giochi; magari rinunciando alla Coppa. Anzi: si può prolungare e posticipare anche l’inizio della prossima stagione, con un occhio alle competizioni europee e agli impegni delle Nazionali.

STIPENDI E RICAVI.

In pratica, se necessario il Napoli è disposto a dilatare i tempi del campionato e della Coppa Italia fino a ottobre e anche novembre.

O magari a ridosso dell’inverno: l’importante è non lasciare nulla in sospeso e tantomeno ricorrere ai playoff .

L’idea, insomma, è salvaguardare e soprattutto salvare il salvabile di una regolarità già colpita nel profondo da un evento straordinario che, dopo la Cina, ha paralizzato l’Italia, la Spagna, l’Europa intera e gradualmente il mondo. La vita e l’economia.

A proposito: il club azzurro ha bilanci in perfetto ordine figli di una gestione lungimirante e oculata nonostante gli importanti investimenti, e dunque in prospettiva, al di là del contraccolpo generale e delle garanzie legate ai diritti televisivi, il problema ulteriore dovrebbe riguardare gli incassi del San Paolo. Sotto il profilo degli stipendi, intanto, dopo aver già corrisposto la mensilità di febbraio ai giocatori e ai dipendenti, il Napoli attende l’eventuale accordo Aic-Lega sugli emolumenti di marzo.

Nell’Assemblea straordinaria di domani sarà affrontato anche questo aspetto molto delicato.

SALUTE E SICUREZZA. IL PIANO DI DE LAURENTIIS 


Il piano-Adl, dicevamo, non prescinde dalla sicurezza.

Anzi: l’idea di prolungare il campionato anche oltre l’estate è comunque legata a doppio filo al discorso della tutela degli atleti e di tutti quelli che gravitano intorno al pianeta calcio. Ovvero: le attività, a cominciare dagli allenamenti, dovranno riprendere quando il decorso dell’emergenza Covid-19 lo permetterà, di pari passo con il risveglio del Paese e in conformità con le indicazioni dei responsabili degli staff medici in merito agli esami e ai controlli; e le partite dovranno disputarsi a porte chiuse. Fino a nuovo ordine

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