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Fruttivendolo napoletano dona spesa a chi ha perso il lavoro per coronavirus

cesto di frutta

Iniziativa solidale di un fruttivendolo di Piazza Carlo III: “Chi non può prenda”

L’emergenza coronavirus che sta attanagliando il nostro Paese sta mettendo in evidenza la generosità degli italiani. E Napoli in questo è in prima fila. In questi giorni, un fruttivendolo ha deciso di lanciare un’iniziativa benefica.

Ha messo a disposizione gratuitamente alcuni prodotti per coloro che versano in condizioni economiche critiche a causa del blocco delle attività dovuto all’epidemia.

D’altronde, i cittadini partenopei non sono nuovi a gesti di così grande solidarietà. Tutti ricordiamo, ad esempio, il cosiddetto “caffè sospeso”.

In questo periodo di grandi difficoltà, è stata introdotta anche la “spesa sospesa” rivolta a tutte le persone che, in ristrettezze economiche, non possono più acquistare generi alimentari per il proprio sostentamento.

Il fruttivendolo però ha voluto anticipare tutti con il suo “Chi non può prenda”, offrendo gratuitamente alcuni prodotti disponibili nel suo negozio.

Napoli, cesti di alimentari gratis per i poveri da coronavirus

La pagina web della Circoscrizione Stella San Carlo all’Arena ha riportato per prima il gesto solidale del fruttivendolo napoletano. Si chiama Antonio Parente ed è titolare di un negozio di frutta a Via Abate Minichini, non molto lontano da Piazza Carlo III.

L’uomo ha messo a disposizione dei cesti colmi di alcuni prodotti. Dalle foto divulgate, si possono notare pacchi di pasta, buste di panini e anche di frutta. Questo cibo viene offerto gratis a chi ne ha più bisogno.

I gestori del suddetto sito hanno innanzitutto voluto ringraziare il signor Parente per la bella iniziativa. Questi, infatti, ha anche anticipato il progetto Carrello Solidale che presto partirà nel capoluogo campano.

Il fruttivendolo ha spiegato che nessuno si deve vergognare di attingere gratis al cibo da lui offerto. Infatti ha chiarito che non è “carità”.

Piuttosto, si tratta di venire incontro a tutte quelle persone che fino a ieri si “spaccavano la schiena” per guadagnarsi da vivere. Tutto ad un tratto, in seguito al blocco delle attività introdotto per contrastare il coronavirus, costoro si sono ritrovati senza un lavoro.

E così Antonio ha voluto dare il suo contributo a tanti concittadini onesti che all’improvviso si sono ritrovati in ristrettezze economiche. Un’azione che sicuramente darà sollievo a tante persone, nella speranza che presto il peggio possa passare.

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