Corriere della Sera – Il pensiero di Mario Sconcerti
Il pensiero di Mario Sconcerti: “Muoiono 700 italiani al giorno e il calcio parla di date”
Il pensiero di Mario Sconcerti riportato sul Corriere della Sera. “Ć strana la lunga discussione del calcio su quando ricominciare. CāĆØ una continua ricerca di date che non hanno senso perchĆ© non dipendono da noi. Siamo in un Paese in cui ancora muoiono 700 italiani al giorno e i nuovi contagiati restano purtroppo migliaia, ma noi continuiamo a cercare ipotesi per un nuovo inizio. Ci sono addirittura squadre che avevano pensato di ricominciare ad allenarsi oggi. Non ĆØ nemmeno un segnale di speranza perchĆ© facevano programmi estremi anche nel pieno dellāepidemia. E comunque ĆØ un segnale fuori dal tempo.
Il tempo oggi lo detta il virus. Credo sia cosƬ connaturata lāabitudine a discutere di calcio e a dividerci in tesi, che anche parlare del niente ci aiuta a trovare normalitĆ . CosƬ cerchiamo dovunque un calendario di ripartenza. Ma non cāĆØ molto da cercare, il nuovo calendario si scrive da solo e risponde a una sola condizione: dovremo essere tutti guariti, a contagio zero per molti giorni. Non una regione sƬ e lāaltra non ancora.
Quando non avremo piĆ¹ contagi e avremo il sƬ delle autoritĆ , potremo chiuderci in una stanza e decidere i calendari . Non ci vuole piĆ¹ di due giorni. Ć inutile stabilire date come se dipendesse da noi rispettarle. Capisco ci siano molti interessi in ballo che si sovrappongono ai debiti pesanti che il calcio ha giĆ fatto. Ma questo non autorizza soluzioni personali. Il calcio sembra non volersi rassegnare al fatto che esista qualcosa di incontrollabile, che non dipende dalla sua potenza. Prima tutto il Paese ha il diritto di guarire, tutte le sue parti di tornare a un accenno di vita normale, ognuno con i propri tempi. Poi si potrĆ decidere se continuare a giocare o se devono essere prese decisioni drastiche.
Non si puĆ² gestire un tempo che non esiste. Facendo finta di dimenticare che ci sarĆ da dedicare attenzione a una delicatissima fase di nuovo contenimento, in mezzo a unāEuropa e a un pianeta ancora molto malato. E che forse i giocatori non sarebbero cosƬ entusiasti di proporsi come cavie. AndrĆ tutto bene. Ne sono convinto anch’io. Ma prima aspettiamo che vada”.
Tifoso del Napoli fin da bambino. Laureato in Scienze Politiche.