Damascelli:“Il virus non cambia la testa di De Laurentiis e i calciatori rischiano di affogare nella vergogna”
Su Il Giornale Damascelli critica la mancata soluzione, da parte del presidente De Laurentiis, della questione stipendi e il fatto che i tesserati – fautori del famoso ammutinamento – non si facciano avanti per trattare
Su Il Giornale, Tony Damascelli commenta la cassa integrazione avviata da De Laurentiis per alcuni dipendenti del Napoli.
Critica il fatto che il presidente lasci in sospeso la questione stipendi.
Quelli dei calciatori, dell’allenatore, dello staff tecnico e sanitario.
Ovvero i più privilegiati.
“Il salario di marzo non è stato versato, non per mancanza di liquidità, non certo un problema per il presidente, ma per capire quale sarà la soluzione del contenzioso tra l’associazione calciatori e la Lega di serie A”.
Tra De Laurentiis e gli ammutinati le posizioni restano ancora distanti, scrive.
I calciatori non hanno mai pagato le multe imposte dalla società, anzi, hanno messo tutto nelle mani dei propri legali.
“Il presidente ha risolto i problemi dei dipendenti con l’aiuto statale ma non intende affatto mollare la presa sui calciatori che già godono di abbondanti privilegi e non possono sottrarsi alle responsabilità di quel rifiuto clamoroso, tra l’altro non condiviso dall’allenatore Ancelotti.
Il virus non cambia la testa e la posizione di De Laurentiis, mentre sarebbe opportuna una voce della squadra, la stessa che capeggiò la cosiddetta rivolta di Champions. Ipotesi di difficile realizzazione, il gruppo non intende pagare il dovuto e non si offre ad alcuna trattativa. Il calcio continua a vivere sull’isola del tesoro, i naviganti, abituati a panfili e cabine di prima classe, non si rendono conto, a Napoli e nel resto d’Italia e del mondo, che oltre al naufragio rischiano di affogare. Di debiti, forse, ma soprattutto di vergogna”.
Secondo il quotidiano La Repubblica – L’emergenza Coronavirus da sanitaria ad economica.
Aurelio De Laurentiis, Presidente del Napoli, ha deciso le nuove mosse per salvaguardare la società.
Stipendi congelati per i giocatori e cassa integrazione per tutti i dipendenti amministrativi.
Queste le prime azioni del patron azzurro per attutire il colpo ed evitare che le conseguenze economiche portino altri problemi in seguito.
Il Napoli è sempre stato molto puntuale nel pagamento degli stipendi e fino all’episodio delle multe non ci sono mai stati problemi in merito.
Adesso la società ha due mesi per pagare gli stipendi congelati.
Proprio in merito alla vicenda delle multe, De Laurentiis dovrà parlarne con il capitano azzurro Lorenzo Insigne e Alex Meret.
I due giocatori sono infatti i sindacalisti e portavoce della squadra.
Si potrebbe ipotizzare che questo conto in sospeso tra il Presidente ed i giocatori possa diventare uno degli argomenti di discussione in merito al taglio degli stipendi che tutte le società stanno affrontando in questi giorni. Se dovesse prevalere il buonsenso, rinunciando ognuno a qualche pretesa, si potrebbe davvero mettere un punto a questa storia.
E ricominciare da zero sarebbe davvero un atto di grande responsabilità.
Laureata in Giurisprudenza nel 2003 all’Università degli studi di Napoli “Federico II°”.
Ha conseguito l’abilitazione di Avvocato nel 2009.
Dedita alla professione forense, è una grande appassionata di calcio e del Napoli.