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Prof. Paolo Ascierto: “In questo momento i numeri vanno nella direzione che speravamo. Finalmente abbiamo i dati dello studio!”

Ascierto

Paolo Ascierto, medico oncologo del Pascale di Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ad Anteprima 24 in cui ha parlato della situazione sanitaria legata al CoVid

Paolo Ascierto, medico oncologo del Pascale di Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ad Anteprima 24 in cui ha parlato della situazione sanitaria legata al CoVid.

Il professore Paolo Ascierto racconta in un’intervista ad “Anteprima 24″Ā Ā cosa significa lottare giorno per giorno, faccia a faccia con il Coronavirus.

Il medico oncologo, del Pascale di Napoli, una delle eccellenze napoletane, ha raccontato come hanno vissuto i medici in prima linea (dei quali fa parte) questi interminabili, infiniti giorni.

Da quel 27 febbraio che sembra lontanissimo, in cui si leggeva dei primissimi casi, fino ad oggi in cui la situazione sembra leggermente piĆ¹ stabile. Passando per il picco, quando veramente si vedevano scene infernali ed apocalittiche.

Queste le sue parole:

“In questo momento i numeri stanno andando nella direzione che noi speravamo, ci sono poche infezioni al giorno sopratutto qui al Sud mentre al Nord la situazione ĆØ un po differente, perĆ² al sud pochi nuovi positivi, pochi pazienti in terapia intensiva e nei reparti quindi in questo momento cā€™ĆØ un contenimento del virus.

Questo ĆØ dovuto al lockdown ma questo non vuol dire che cā€™ĆØ un rompete le righe, il pericolo non ĆØ scampato perchĆØ il virus ĆØ ancora tra di noi e la possibilitĆ  che nel momento in cui non facciamo attenzione e quindi ci sono assembramenti e una seconda ondata ĆØ un rischio abbastanza elevato”.

 

La speranza:

La speranza ĆØ quella di trovare un vaccino in modo da uscire rapidamente dal momento piĆ¹ buio degli ultimi 75 anni. Nel frattempo si cerca di fronteggiare Covid-19 nel miglior modo possibile. Ieri, infatti, sono usciti i risultati della sperimentazione del Tocilizumab.

Il farmaco per la cura dellā€™artrite reumatoide sta dando ottimi risultati nel trattamento di pazienti gravi affetti dal Covid -19. Il farmaco passato alla cronaca come la “cura Ascierto”, dal nome dell’oncologo del Pascale. Che per primo lo ha sperimentato con successo in Italia ottenendo finanche il via libera da parte dellā€™Aifa.

 

Queste le parole di Ascierto al riguardo:

“All’inizio di questa storia sopratutto quando qui in Campania abbiamo avuto quellā€™ondata improvvisa con tanti ricoverati, con le terapie intensive che si sono riempite anche di pazienti giovani quello ĆØ stato un momento di sbandamento. E quello che accadeva al Nord sembrava un qualcosa che poteva coinvolgere anche noi. Poi man mano la situazione ĆØ andata a migliorare.

Ci sono state delle terapie che sono state messe in atto come il tocilizumab. E quindi in qualche modo abbiamo acquistato fiducia”.Ā 

Finalmente abbiamo i dati dello studio con il tocilizumab denominato TOCIVID-19. Lā€™analisi riguarda 301 pazienti registrati per lo studio di fase 2 (in 20 ore tra il 19 e il 20 marzo) e 920 pazienti registrati successivamente tra il 20 e il 24 marzo.

Provenienti da 185 centri clinici distribuiti su tutto il territorio italiano. A causa della limitata disponibilitĆ  iniziale di farmaco, e della rapidissima richiesta da parte dei centri, in entrambi i gruppi, solo il 60% dei pazienti ĆØ stato trattato con tocilizumab.

In qualche caso anche a rilevante distanza di tempo dalla registrazione. Inoltre, verosimilmente a causa di una selezione operata nei centri, i pazienti trattati erano clinicamente peggiori di quelli non trattati. Con insufficienza respiratoria piĆ¹ grave e forme di assistenza respiratoria piĆ¹ intensiva.

Lā€˜efficacia del tocilizumab ĆØ stata valutata attraverso il tasso di mortaliĆ  a 14 e a 30 giorni. A 14 giorni il tasso di mortalitĆ  riportato nella fase 2 ĆØ risultato 18.4%. Considerando tutti i pazienti (trattati e non), e 15.6%, considerando solo quelli che hanno ricevuto il farmaco.

Questi valori, pur se inferiori al 20% previsto a priori, non possono essere considerati significativi. Invece, i risultati sono significativi a 30 giorni, quando i valori di letalitĆ  sono 22.4% in tutti i pazienti e 20.0% nei soli trattati (rispetto al 35% che ci si aspettava a priori). Lā€™analisi degli effetti collaterali non ha mostrato segnali rilevanti di tossicitĆ  specifiche.

Complessivamente, quindi, lo studio TOCIVID-19, pur con i limiti di uno studio a singolo braccio (ovvero senza il braccio di controllo con il placebo), suggerisce che tocilizumab possa ridurre significativamente la mortalitĆ  a un mese, ma che il suo impatto sia meno rilevante sulla mortalitĆ  precoce.

Ci si augura che gli studi di fase 3 randomizzati tuttā€™ora in corso possano nelle prossime settimane confermare questi risultati.

Infine, sarĆ  anche interessante estrapolare i dati relativi a possibili biomarcatori [per esempio il valore basale dellā€™interleuchina-6] per verificare se possono essere utili nel selezionare i pazienti che possano avere un beneficio dal trattamento.

I prossimi mesi ci vedranno sicuramente impegnati in una serie di ulteriori analisi dei dati. Desidero ringraziare enormemente il dr. Franco Perrone, per il lavoro svolto con grade professionalitĆ  e perseveranza. E per essere stato in grado di finalizzare in soli 10 giorni questo importantissimo studio.”

Alla fine Ascierto fa i dovuti ringraziamenti:

“Inoltre AIFA che ha dimostrato che quando il gioco si fa duro, ĆØ il momento in cui i duri scendono in campo! Grazie di cuore a nome di tutta la comunitĆ  scientifica e non. Non ultimi, i miei direttori Attilio Bianchi e Gerardo Botti.

NonchĆ© il direttore Di Mauro, per averci supportato h24 in questi giorni intensi e per essere sempre stati al nostro fianco. Infine, mio ā€œfratelloā€ Enzo Montesarchio, senza il quale non avremmo mai potuto iniziare questa avventura!ā€.

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