Radio Marte, parla il Professor Villani: “Cauti con l’ottimismo, l’Italia rischia ancora”
Radio Marte, parla il Professor Villani: “Cauti con l’ottimismo, l’Italia rischia ancora”
Radio Marte, parla il Professor Villani: “Cauti con l’ottimismo, l’Italia rischia ancora”
Ai microfoni di Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto il Professor Alberto Villani, membro del comitato tecnico-scientifico istituito dal governo nonché Presidente della società italiana pediatria.
“Il Comitato tecnico-scientifico esprime pareri specifici su punti specifici, poi c’è la valutazione politica su ciò che va fatto e come. Noi, in merito al calcio, possiamo ribadire che il tampone è la fotografia di un momento. Se un giocatore fa il tampone di martedì ed è negativo (peraltro senza certezza al 100% ma al 70-80% dei casi), può essere dovuto anche ad altri fattori e bisogna tenerne conto. Il fatto che il tampone dica che è negativo non dà certezza sul fatto che non possa diventare positivo successivamente.
Il Comitato non detta condizioni ma fa valutazioni e ha il dovere di farlo. Spadafora dice che le nostre valutazioni sono vincolanti, io dico che ciò che è vincolante è il coronavirus. Dipende tutto da lui, ed è la situazione sanitaria che determina valutazioni e scelte. In Corea del Sud c’è stata un’apertura e ora la situazione è precipitata, anche nel resto del mondo ci sono casi analoghi e negli Stati Uniti, dove i bambini hanno continuato la frequenza scolastica, oggi si vive una situazione drammatica.
Parole di Tommasi: possibile fare dei cambiamenti al protocollo in corso d’opera? E’ questo il nocciolo della questione. Noi dobbiamo valutare periodicamente tutte le situazioni e adattare di conseguenza i provvedimenti da prendere, quindi i test e gli esami da fare. Se continuasse un trend favorevole e quindi si riuscisse a diminuire la contagiosità, allora forse potremmo venire maggiormente incontro al calcio, ma vi dico che di rientro dalla riunione odierna del comitato sono passato per Ponte Milvio e ho visto una situazione molto preoccupante. Quindi cauti con l’ottimismo, perché tutto dipende dal senso di responsabilità dei cittadini. I comportamenti delle persone sono alla base di tutto. Se le precauzioni non si prendono si prenderanno a dovere, l’Italia rischia ancora.
Modello Germania con il solo positivo in quarantena? Finora l’Italia sta rappresentando un modello nel mondo e lo dico con orgoglio. Perchè non facciamo la domanda inversa e non ci chiediamo perché non siano loro ad adottare il nostro protocollo, più tutelante? In questo momento io preferisco stare in Italia e non in Germania.
La bolla di cui parla la sottosegretaria Zampa? Benissimo, ma se un soggetto è positivo poi la bolla crolla automaticamente, perchè si possono contagiare anche 2, 3 o 5 compagni e così via. E’ dimostrato che prima che si possa rilevare il virus in chi l’ha contratto, il soggetto è già contagioso”.
Libero pensatore,
Abilitato all’esercizio della professione forense
Redattore per CasaNapoli.net