Hamilton: Da piccolo ho subito episodi di razzismo
F1, Hamilton: “Da piccolo ho subito episodi di razzismo. Picchiato e bullizzato per il colore della mia pelle”
Sull’edizione odierna della Repubblica, ilĀ pilota inglese Lewis Hamilton esce allo scoperto nella lotta contro il razzismo. “Ho subito discriminazioni che mi hanno segnato e che hanno influenzato anche il mio modo di guidare.
Per difendermi ho imparato il karate. Non posso valutare gli effetti psicologici negativi che ne sono derivati”.
“Da piccolo sono stato bullizzato e picchiato per il colore della mia pelle”. Lewis Hamilton esce allo scoperto e rivela una cosa che finora aveva preferito tenere segreta.
“Ho parlato poco delle mie esperienze personali perchĆ© mi ĆØ stato insegnato a tenermi le cose dentro, non mostrare debolezze, uccidere gli altri con l’amore e poi batterli in pista”, scrive in un post su Instagram il 35enne pilota inglese, tra i piĆ¹ attivi a sostegno del movimento contro il razzismo.
La forza di rivelare l’accaduto gli ĆØ venuta proprio per la voglia di combattere il razzismo. “Leggere tanto sull’argomento e cercare di conoscere il piĆ¹ possibile di quello che ĆØ successo nella lotta a ogni forma di discriminazione mi ha riportato alla memoria tanti dolorosi ricordi della mia gioventĆ¹.
Sfide che ho dovuto affrontare quando ero bambino. Il solo modo per rispondere a questo ĆØ stato imparare a difendermi. Per questo ho imparato il karate.
Ma gli effetti psicologici negativi non possono essere misurati. E’ anche per questo che guido nel modo in cui lo faccio, non ĆØ una questione di sport: io sto ancora lottando” aggiunge.
“Il 2020 potrebbe rappresentare una svolta nella lotta alle disuguaglianze”.
Il pilota della Mercedes in questi giorni ha fatto sentire piĆ¹ volte il suo sostegno alle proteste scoppiate dopo la morte di George Floyd. “Vogliamo solo vivere, avere le stesse possibilitĆ a livello di istruzione, e non aver paura di passeggiare per strada, andare a scuola o in un negozio. Ce lo meritiamo come chiunque altro.
L’uguaglianza ĆØ fondamentale per il nostro futuro. Non possiamo smettere di portare avanti questa battaglia e io per primo non mollerĆ² mai. L’importante ĆØ rimanere uniti.
Mi ero chiesto perchĆ© il 2020 sembrasse cosƬ sfortunato sin dall’inizio ma ora sto cominciando a pensare che potrebbe essere l’anno piĆ¹ importante delle nostre vite. Un anno in cui poter finalmente cominciare a cambiare l’oppressione sistematica e sociale delle minoranze”.
Iscritto ordine dei Giornalisti della Campania… Redattore per Casa Napoli. Giornalista presso www.sabatononsolosport.com