De Laurentiis: “Se avessi solo sospettato non sarei partito”
Il presidente azzurro irritato dalle accuse piovute in questi giorni
Ha partecipato all’Assemblea di Lega ed era positivo al COVID-19. Sono piovute le accuse su Aurelio De Laurentiis ritenuto irresponsabile recandosi alla riunione già acciaccato o, addirittura, già infettato.
De Laurentiis, irritato, ha spiegato a tutti che la sua presenza era dovuta alla convinzione di essere in buona salute, non infetto: “Se avessi minimamente sospettato non sarei partito, ovviamente”. Questa sarebbe stata la risposta del presidente del Napoli a chi gli ha telefonato per conoscere le sue condizioni dopo la notizia della sua positività al COVID-19. Il numero uno partenopeo ha anche ribadito più volte di non avere sintomi della malattia.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna de La Repubblica:
“Solo un’indisposizione attribuita ad una cena a base di ostriche nella sua villa caprese. De Laurentiis non aveva febbre, come certificano le 6 misurazioni della temperature a cui si è sottoposto al porto e all’aeroporto”.
Poi, però, lo stesso quotidiano entra a gamba tesa sul presidente del Napoli:
“A lui va la tenera riprovazione che Benedetto Croce riservava ai “lazzari” – così li chiamava – della città di Napoli, che ai suoi tempi erano i popolani lebbrosi e miseri, vale a dire i poveracci, e oggi sono i poveretti ricchi e potenti: padroni, sindaci, governatori e presidenti. E’ insomma impossibile non fare gli auguri sinceri e risentiti a Re Aurelio, esemplare della Napoli della pernacchia “di petto” […] ha detto di aver confuso il covid con la spanzata di ostriche, il virus della pandemia con il mollusco che è un must dell’arricchito italiano, è la voglia di rifarsi per mezzo del cibo eccessivo e prelibato.
De Laurentiis era arrivato in mattinata già con la febbre, e senza mascherina aveva affrontato e forse contagiato i suoi colleghi presidenti, i padroni del calcio italiano, e aveva pure barcollato – c’è il video, penoso e pietoso – davanti ai giornalisti. Si sono scoperti malati la moglie Jacqueline e sono a rischio pure i tre figli. Sicuramente si sono ammalati anche alcuni dirigenti del Napoli (quanti?) e sono in isolamento tutti gli uomini – una folla – che il presidente ha incontrato nei giorni di ritiro della squadra a Castel del Sangro. Insomma De Laurentiis è il centro di un brutto focolaio”.