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Juventus – Napoli, molto più di una partita di calcio: indagini della Procura Federale e rischio penalizzazione in classifica per gli azzurri

Juventus – Napoli: gli azzurri possono essere puniti per violazione del protocollo. No allo 0-3 a tavolino

Per lo spostamento dei calciatori dal Centro Tecnico a casa per andare a dormire serve l’autorizzazione dell’Asl, altrimenti si viola il protocollo. Il Napoli l’ha avuta? E come può l’Asl avere alleggerito il protocollo da una parte e averlo inasprito dall’altra vietando la trasferta?

Juventus Napoli la partita fantasma

Juventus Napoli, la partita che non è mai cominciata e non si è ancora conclusa. Dopo tre giorni dalla mancata disputa dell’incontro e dopo il tempo richiesto dal Giudice Sportivo per un incremento delle indagini, si aprono diversi scenari: il Napoli potrebbe non essere sanzionato con il 3-0 a tavolino, ma potrebbe essere punito con un punto di penalizzazione in classifica per violazione del protocollo?

Il ruolo dell’ASL

Prima di dare una risposta a questa previsione è opportuno sottolineare la valenza della Azienda Sanitaria Locale (ASL), nella vicenda, tenuto conto che esiste un protocollo di derivazione statale che regola il calcio in questo momento particolare di contagio da Coronavirus.

Ebbene si sappia che le Regioni hanno autonomia su alcune materie, una delle quali riguarda la salute pubblica delle persone in ambito territoriale e che la Regione esercita questo principio/potere attraverso le ASL.

Può l’ASL disattendere i contenuti del protocollo CTS?

Ora la domanda preliminare: come può l’ASL intervenire su una fonte statale (il protocollo adottato dal CTS) disattendendo quanto nei contenuti di detto protocollo? 1) ribadendo che il protocollo va applicato alla lettera, rispettando la bolla del gruppo squadra; 2) limitando il proprio intervento a quanto di competenza, cioè alla tutela della salute in loco.

Calciatori impediti dall’ente territoriale

Le ASL  possono intervenire solo se, nel loro territorio, di fronte a casi cogenti (un aumento pericoloso dei contagi, una situazione preoccupante nelle terapie intensive) sia necessario impedire al gruppo squadra di muoversi per svolgere allenamenti e partite.

Va però adeguatamente motivato, cosa che non ha fatto la Asl di Napoli quando ha impedito alla squadra di andare in aeroporto, comportandosi come se il protocollo non esistesse (d’altra parte la Salernitana, stessa situazione sanitaria territoriale, con due positivi è partita).

Calciatori nella bolla

Ecco perché nessuno ha chiesto di modificare il protocollo: quello che c’è è sufficiente a regolare i comportamenti dei calciatori professionisti ai tempi del Covid. Che però in caso di positività devono restare rigorosamente nella bolla, quindi passare la quarantena in una “struttura concordata” con l’Asl e uscirne solo per giocare le partite sottoponendosi a tamponi costanti.

Se la società vuole mandare i giocatori a casa, è necessario ottenere l’autorizzazione dell’Asl.

In alternativa si viola il protocollo.

Il Napoli ha avuto l’autorizzazione dall’ASL?

L’ha avuta il Napoli? Quando si è scoperto che Zielinski era positivo, venerdì pomeriggio, i giocatori erano già a casa.

Il sabato sono andati a Castelvolturno per sottoporsi ai tamponi in modalità drive-in e poi sono tornati a dormire nelle loro abitazioni, senza partire per Torino.

Ma sembra contraddittorio che l’Asl possa aver autorizzato da una parte un alleggerimento del protocollo (l’ok a dormire a casa) e dall’altro un inasprimento dello stesso (no alla partita).

La Procura Federale indaga

In questo momento la Procura federale sta indagando se ci siano state violazioni al protocollo: da giugno sono state individuate le sanzioni, che vanno dall’ammenda, all’inibizione, alla penalizzazione in punti fino all’esclusione dal campionato.

Punti di penalizzazione per il Napoli sono possibili

Potrebbe dunque anche accadere che il Napoli non subisca il 3-0 a tavolino per non essersi presentato a giocare la partita con la Juve (che quindi andrà recuperata), perché ha obbedito a un ordine dell’Asl (per quanto dubbio secondo la Figc), ma venga sanzionata per non aver rispettato il protocollo.

No allo 0-3 a tavolino (si spera)

D’ora in poi tutti sapranno come regolarsi.

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