CdS: La verità di Allan, dall’addio al Napoli all’ammutinamento
L’ex Allan racconta il suo addio al Napoli e le incomprensioni nate nel suo ultimo periodo azzurro.
La verità di Allan, dall’addio al Napoli all’ammutinamento.
Cinque stagioni in azzurro, uno scudetto sfiorato (nel 2018, ndr), una Coppa Italia (giugno 2020, ndr) e un legame forte con Napoli, nonostante le incomprensioni dell’ ultimo periodo: Allan, già leader nell’ Everton, si racconta alle pagine de “il Corriere dello Sport”.
Ecco le sue parole:
“C’è stato un momento difficile in cui abbiamo perso diverse partite e sono nate alcune discussioni. Ma quel piccolo incidente, durante i miei cinque anni nel Napoli, non toglie niente alla mia storia in un club così grande. E’ stato l’unico momento sbagliato: cose che accadono, impariamo da loro, non esistono rancori. Provo gratitudine, ringrazierò sempre il presidente De Laurentiis per l’opportunità che mi ha dato di indossare quella maglia e ringrazierò sempre i tifosi per come mi hanno abbracciato.
Ancelotti è un professore, sono felice di poter lavorare ancora con lui”. Napoli è una bellezza che si porta dentro il cuore. “E’ mancato solo lo scudetto. Ricordo lo spettacolo che regalavamo con Sarri. In campo, a livello di movimenti, c’era un’armonia fantastica. Tutti ammiravano il nostro calcio e non vedevano l’ora di andare allo stadio a guardare il Napoli, è mancato solo lo scudetto. Ancora oggi mi fa male non aver vinto il titolo. Questo è l’unico rimpianto”.
Progettista meccanico con la passione per la lettura e per il calcio.
Innamorato della storia di Napoli Capitale e del Napoli.