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Campania zona gialla: l’ira del Governatore De Luca

Mascherine all’aperto De Luca

La Regione Campania non è ad alto rischio: la “zona gialla” porta allo scontro tra De Luca e il Governo.

Campania zona gialla: l’ira del Governatore De Luca.

Alla fine la Campania, tra la sorpresa di tutti, finisce nella zona a minor rischio.

Almeno sino a questo fine settimana quando, con il previsto aggiornamento, potrebbe finire nella zona arancione.

Ma per capire il nervosismo di De Luca basta riavvolgere il nastro e ascoltare le parole di ieri pomeriggio: “Il coprifuoco alle 22 più che contro il Covid sembra contro il randagismo”.

La scelta del “colore” alla fine, ieri sera, è stata fatta dal ministero della Salute e il CTS sulla base dei numeri.

De Luca, che dieci giorni fa aveva annunciato un imminente lockdown durante la diretta social seguita, poche ore dopo, dai violenti scontri sul lungomare, avrebbe voluto provvedimenti più rigidi e soprattutto omogenei sul territorio nazionale.

I ristoranti e i bar sono aperti fino alle ore 18.00 , i negozi restano aperti fino a orario di chiusura. Campania area gialla: restano aperti bar e ristoranti. La Campania rientra tra le regioni dell’area gialla, con le restrizioni più lievi previste per l’emergenza Covid. 

Oltre alla scuola De Luca potrebbe concentrarsi sulle attività di bar e ristorazioni. Ma Conte si gira dall’altro lato e non accontenta il Governatore campano.

Sono pertanto sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Ordinanza numero 88 firmata dal governatore della Campania Vincenzo De Luca: prorogate le zone rosse di Marcianise (area urbana) e Orta di Atella in provincia di Caserta, fino al 7 novembre.

Da tempo auspicava misure più forti per la Campania. Domani i nuovi dati e se saranno negativi come gli ultimi, allora scatterà il passaggio alla zona arancione.

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