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Allarme Covid e l’inutilità delle nazionali

Il Covid mette in ginocchio il calcio, protocolli lacunosi: sempre più convinti dell’ inutilità delle nazionali.

Allarme Covid e l’inutilità delle nazionali.

ll protocollo Uefa è morto (a patto che sia mai esistito). E’ questa la notizia che vivacizza ancora di più la polemica furibonda che sta andando avanti sul caso Juve-Napoli.

 Casi simili ce ne sono stati: la decisione delle autorità islandesi (di  qualche settimana fa, ndr)  di impedire il regolare svolgimento della partita tra la propria nazionale Under 21 e quella italiana, ad esempio. Motivo?  I 5 casi di positività al Covid riscontrati nella delegazione azzurra. Da sottolineare poi il divieto di partenza imposto alla nazionale norvegese dall’ autorità sanitaria locale. Non si è giocata, infatti, la gara in Romania tra i padroni di casa e la Nazionale scandinava.

RISCHI INUTILI.

Dopo mesi di sacrifici e salti mortali per portare a termine la stagione scorsa e per dare il via a quella attuale, ogni sforzo rischia di essere vanificato dalla scelta scellerata dei massimi vertici europei e mondiali. Sottoporre i calciatori a lunghi viaggi aumenta il rischio di contrarre il virus in giro per il pianeta, aumentando le possibilità di nuovi focolai all’interno degli spogliatoi. Basti pensare al caso Vida (positivo dopo 45′ minuti in campo!) in Croazia-Turchia, a dir poco assurdo.

 Se giustamente in tanti stanno ponendo l’attenzione sulla necessità di far rispettare i protocolli sanitari in maniera molto più ferrea di quanto non sia avvenuto ultimamente, che senso può avere organizzare inutili amichevoli o far svolgere una competizione di cui nessuno sentiva la mancanza come la Nations League? Misteri della fede e del protocollo.

E non vogliamo neanche sottolineare gli infortuni che possono arrivare da queste gare! Ancora una volta aveva ragione De Laurentiis…

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