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Il Ministro Spadafora: “Il Governo è per gli aiuti, ma il calcio deve riadattarsi”

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Il Ministro Spadafora: “Giusto fornire aiuti, ma il calcio deve riadattarsi”

In Italia la linea pandemica è costantemente monitorata e il Governo, con la Comunità Europa, è pronto ad affrontare la crisi economica che inevitabilmente, nei prossimi mesi, si farà sentire ovunque.

Anche lo sport, dilettantistico e professionistico, richiama l’attenzione su di se per i mancati introiti dal mese

di marzo ad oggi e ancora nel tempo e per tutto quanto ha procurato il contagio da Covid-19.

Ci vogliono idee nuove

Questo momento è però visto dai nostri rappresentanti politici come il tempo in cui le menti devono

partorire soluzioni adeguate e di grande impatto sui loro sistemi, anche nello sport, per non dipendere

da soluzioni approssimative, inique e di scarso valore.

Il Ministro Spadafora ha detto

A questo proposito, un personaggio tra i più attivi durante la crisi Coronavirus, Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha parlato a Calcioefinanza.it.

Il Ministro ha detto: “Abbiamo chiesto un miliardo di euro per sostenere le nostre idee e nelle prossime settimane parleremo con l’Unione Europea per discutere la fattibilità e la coerenza dei nostri progetti.

Il Governo deve sostenere il mondo dello sport ma anche il sistema sport, e calcio nello specifico, deve capire come riadattarsi mettendo in piedi una serie di attività che rendano questo settore una vera e propria industria.

La crisi sanitaria ci ha imposto di guardare avanti e, adesso, tutto il Paese deve essere all’altezza di affrontare questa nuova sfida”.

Inoltre ha aggiunto: “il mondo dello sport, soprattutto il mondo del calcio deve però essere in grado di ragionare come sistema, piuttosto che portare avanti istanze e richieste basate su esigenze che sono a volte troppo personali.

Il Governo e le istituzioni devono avere un approccio diverso, ma tutto il mondo dello sport e in particolare del calcio, federazioni e leghe deve pensare a modelli di business che siano all’altezza dei tempi e delle nuove sfide, degni della parola industria”.

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